Con Determinazione n. 3635/18 del 07/11/2018, a conclusione del procedimento avviato il 23/02/2017 ai sensi dell’art. 244 del D. Lgs. 152/20061, il dirigente dell’Area funzionale servizi in campo ambientale della Provincia di Verona ha identificato come i responsabili della contaminazione delle acque sotterranee a valle della discarica per rifiuti urbani in località Cà Filissine in Comune di Pescantina(VR) i seguenti soggetti:
- impresa Daneco Impianti S.p.A. in liquidazione;
- Comune di Pescantina;
- Signor Ferrari Arturo proprietario del terreno denominato “vigneto Ferrari”.
Conseguentemente la Provincia ha ordinato all’impresa Daneco Impianti S.p.A. in liquidazione, al Comune di Pescantina e al signor Ferrari Arturo di mettere in atto gli adempimenti previsti dal Titolo V “Bonifica di siti contaminati”, Parte IV, del D. Lgs. n. 152/2006 e, se necessarie, le opere di messa in sicurezza d’emergenza e prevenzione.
Inoltre vista la conclusione dell’ultima relazione di sopralluogo eseguita dall’ ARPAV di Verona il 26/10/2018 – nella quale è stato rilevato che: “Si ritiene di assoluta urgenza l’asportazione del liquido presente tra il terrapieno e la scarpata retrostante, in quanto posto in area potenzialmente non impermeabilizzata. Considerato l’alto livello del liquido acqua/percolato, presente all’interno del corpo discarica, si ritiene necessario e urgente l’innalzamento della sponda impermeabilizzata, come peraltro previsto dal progetto approvato nel marzo 2017, e come più volte sollecitato dal Direttore Lavori” – è stato ordinato a Daneco Impianti S.p.A. in liquidazione e al Comune di Pescantina di mettere urgentemente in atto le attività di messa in sicurezza di emergenza e di prevenzione atte a scongiurare l’infiltrazione di liquidi contaminanti nel sottosuolo.
Come è stato ricordato nella Conferenza di servizi del 26/02/2018 dai rappresentanti del Comune di Pescantina la sentenza del Tribunale Penale di Verona n. 2112/2012 ha messo in correlazione causale l’inquinamento della falda con la dissennata pluriennale gestione della discarica da parte di Daneco Impianti.
La vicenda del disastro ambientale della discarica di Cà Filissine è lunga e complessa anche se la sceneggiatura e gli attori sono sempre gli stessi: gli uomini che violentano la natura. Nonostante le leggi e gli organi di controllo.
Adesso speriamo di non assistere al repentino passaggio dalla procedura di liquidazione a quella di fallimento della Daneco Impianti S.p.A.. Miteni insegna, purtroppo.
Alberto Speciale