In considerazione di quanto valutato dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dell’8 novembre, la Direttiva del Ministro dell’Interno del 19 dicembre indica ai Prefetti quali misure adottare per prevenire nuove occupazioni abusive di immobili.
Il provvedimento del Ministro dà precise indicazioni per la ricognizione delle situazioni degli immobili in stato di abbandono oltre alle attività di intensificazione per la vigilanza ed il controllo del territorio, con la collaborazione delle polizie locali, definendo una precisa attività di concertazione tra Prefetture e Sindaci.
La direttiva, che chiama in causa anche le amministrazioni pubbliche e i proprietari di aree e palazzi abbandonati, precisa che la ricognizione del territorio a livello provinciale è finalizzata non soltanto a evitare nuove occupazioni, ma anche a impedire “la perpetrazione di attività illegali o di un uso che possa pregiudicare l’incolumità degli stessi frequentatori o quella di altri cittadini”.
I nuovi indirizzi operativi per liberare gli immobili arbitrariamente occupati erano stati dettati, dal Ministero dell’Interno, con la direttiva del 1° settembre 2018, che sottolineava la necessità di censire gli occupanti richiamando altresì forme generali di assistenza da rendersi nei loro confronti.
La stessa direttiva attribuiva al Prefetto il potere di emanare specifiche direttive, come previsto dalla Legge 132/2018, per prevenire nuove invasioni di edifici, considerando che le occupazioni abusive sono causate anche dal degrado nel quale versano strutture abbandonate e da un’inadeguata pianificazione urbanistica delle aree interessate alla dismissione di stabilimenti produttivi.
Quanto chiede ora il Ministro dell’Interno è una ricognizione di tutte le situazioni di abbandono degli immobili che possono costituire motivo di “preoccupazione, sia sul piano della sicurezza pubblica, sia su quello della tutela dell’ incolumità e delle condizioni igienico sanitarie delle aree interessate”. Per l’attuazione il Ministro richiede la collaborazione delle amministrazioni comunali attraverso non solo la Polizia Municipale ma anche gli uffici dell’Urbanistica, dell’Ambiente e del Sociale. Le polizie locali dovranno vigilare indicando aree o immobili all’interno dei quali sia stata segnalata la presenza di abusivi. Gli esiti della ricognizione saranno poi analizzati dal Comitato provinciale per l’ ordine e la sicurezza pubblica.
La direttiva prevede che un ruolo, adesso, lo avranno anche i proprietari degli immobili. Le amministrazioni locali, infatti, potranno infatti essere invitate a intimare ai proprietari delle aree o degli edifici in stato di abbandono “di adottare tutte le cautele necessarie volte a contribuire e prevenire le intrusioni di estranei, anche attraverso l’installazione di sistemi di difesa passiva o qualsiasi altro mezzo idoneo a scongiurare l’occupazione”.
Laddove i proprietari non provvedano entro i termini fissati, i Sindaci potranno adottare provvedimenti ordinatori, ovvero potrà essere fatto ricorso all’esercizio di poteri sostitutivi nelle situazioni monitorate in cui possano determinarsi gravi turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Entro il 31 gennaio i Prefetti dovranno inviare al Viminale i report dell’attività svolta, ma intanto si preannuncia l’adozione di una nuova direttiva relativamente alle procedure da seguire per gli sgomberi.
Alberto Speciale
(foto immobili di Via Antonio Cernisone, Verona)