“La nostra città, da sempre, è stata crocevia di smercio e spaccio di ogni tipo di droga. È, purtroppo, un fatto arcinoto; non tutti sanno però che la stessa Verona si distingue anche per essere una città in prima fila per le lotte intraprese contro le dipendenze“.
Ad affermarlo con sicurezza è il dott. Gianmarco Padovani, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, farmacista nella sua nota e storica attività punto di riferimento per l’intero quartiere di Borgo Trento e vicepresidente di FederFarma Verona. Alle spalle tante collaborazioni con il reparto di Medicina delle Dipendenze dell’AOUI in diverse occasioni e a livelli diversi.
A titolo d’esempio, si pensi al recente convegno “Addictus“, svoltosi all’Ospedale di Borgo Roma. E ancora, la presentazione del libro “Addiction School“, manuale distribuito gratuitamente agli studenti del nostro ateneo cittadino sul gioco d’azzardo e sulla dipendenza da realtà virtuale. Una collaborazione fra Giunta Comunale e scuole contro l’uso di droghe da parte dei ragazzi.
Padovani, in una lettera inviata alla nostra redazione ([email protected]) sostiene che: “I ragazzi, i nostri figli, si sono trovati davanti a soluzioni tecnologiche mai viste precedentemente; ne hanno saputo cogliere con maestria i vantaggi subendone però anche le conseguenze. I tempi di attesa, di riflessione, grazie alla velocità della rete si sono radicalmente contratti e proprio questa inarrestabile velocità ha invaso i rapporti interpersonali così che dinamiche umane come attesa, sentimento e desiderio si sono depauperati.
Oggi – prosegue Padovani – tutto è più veloce certamente ma anche più secco, sterile, arido. Staccarsi dal vissuto reale, trarre gratificazioni da un incedere cosi rapido e secco è diventata con il passare degli anni una necessità. In questo contesto la cannabis, il cosiddetto “spinello“, l’ebrezza alcolica, il mondo del “proibito“, la compulsione che deriva da azzardo e pornografia si trasformano in promesse accattivanti che possono avere brutte conseguenze su una psiche in fase evolutiva come quella degli adolescenti…fino ad avere conseguenze pesantemente impattanti sulle competenze cognitive relazionali e affettive dell’età adulta. Spesso – conclude Padovani – una dimensione parallela senza dolore, di silenzio, di tranquillità inusuale o di successo inaudito sono obiettivi che facilmente si raggiungono non con lacrime e sudore ma con delle sostanze o delle compulsioni che sconfinano spesso in vere e proprie manie“.
Il dott. Padovani, grazie al suo lavoro di farmacista, ha un punto di osservazione privilegiato su droghe e dipendenze da sostanze legali. Concetti e convinzioni avvalorati dalla presenza del dott. Fabio Lugoboni, responsabile del reparto di Medicina delle Dipendenze dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e del dott. Lorenzo Zamboni, laureato in Psicologia a Padova e specializzatosi nella nostra città in terapia cognitivo-comportamentale. Costui, da diversi anni, svolge attività di libero professionista e collabora anche lui con il dipartimento di Medicina delle Dipendenze.
I due professionisti faranno un quadro delle odierne dipendenze, dalle più note alle meno note; in particolare il dott. Lugoboni si occuperà nel dibattiito di sostanze e motivi scatenanti del loro abuso dalle più note ai più strani utilizzi come il “modafinil“, usato per disturbi dell’attenzione e sonnambulismo ma che viene adoperato soprattutto negli Stati Uniti d’America come stimolante cerebrale (viene definito anche “Il Viagra della Mente“).
Il dottor Zamboni trattaterà infine i mondi oscuri e accattivanti della realtà virtuale, del gioco d’azzardo, shopping compulsivo fino alla sindrome di ‘Hikikomori‘, quadro patologico complesso in cui virtuale e vita normale si confondono.
La V Commissione Comunale, presieduta dallo stesso dott. Padovani, si riunirà domani, venerdì 26 novembre alle ore 13 in diretta streaming sul canale YouTube ufficiale del Comune di Verona – Commissioni Consiliari.
