Ieri 14 giugno dalle ore 21,00 negli studi di Telepace, è stato presentato l’Orizzonte pastorale diocesano 2019-22 intitolato “Io sono la vite voi i tralci”. Chiesa all’insegna dell’essenzialità e della missionarietà. Cambiamenti in vista nelle Unità Pastorali.
«La Chiesa si trova oggi di fronte ad un cambiamento d’epoca» – afferma mons. Alessandro Bonetti, vicario episcopale per la pastorale nell’intervista a Verona Fedele – «molte strutture, progetti, attività del passato sono in crisi. Tutto cambia molto rapidamente e la fede, la partecipazione e anche le persone impegnate nelle parrocchie sono sempre meno. Scegliere una strada precisa, uguale per tutti, è impossibile e potrebbe perfino essere dannoso. Oggi ci è chiesto di guardare avanti, alzando lo sguardo verso Gesù Cristo, il Risorto: è Lui l’orizzonte da raggiungere. Per questo la Chiesa è chiamata a puntare sull’essenziale e ad essere missionaria».
Chiesa essenziale e missionaria significa – come detto da mons. Bonetti – «Fare in modo che la pastorale della Chiesa, cioè la sua azione di evangelizzazione, punti sul fondamento della fede, perché questa non può più essere data per scontata. Papa Francesco ci dice: “Una pastorale in chiave missionaria non è ossessionata dalla trasmissione disarticolata di una moltitudine di dottrine, che si tenta di imporre a forza di insistere. Quando si assume un obiettivo pastorale e uno stile missionario, che realmente arrivi a tutti senza eccezioni né esclusioni, l’annuncio si concentra sull’essenziale, su ciò che è più bello, più grande, più attraente e allo stesso tempo più necessario” (Evangelii gaudium 35).
I due nuovi organismi sostituiranno i consigli pastorali parrocchiali. Sostanzialmente, in ogni parrocchia resterà un gruppo di persone già impegnate nei vari servizi con il compito di stare vicine al popolo di Dio. In ogni unità pastorale nascerà un gruppo di preti e laici chiamati a costruire ponti di comunione, perché ci sia “tutto in tutti”.