Il dialetto veneto premiato in Campidoglio

 
 

Dialetto o lingua, il veneto resta in regione la prima forma di espressione per sette abitanti su dieci: una identità tutelata dalle pro loco Unpli attraverso incontri e promozione di iniziative, tra cui il concorso nazionale “Salva la tua lingua locale”. “Fa particolarmente piacere vedere che intellettuali della nostra regione abbiano partecipato, anche su sollecitazione delle nostre pro loco, a questo concorso e abbiano conquistato i primi posti. In particolare – afferma Giovanni Follador, presidente Unpli Veneto – ci rende davvero orgogliosi vedere che si tratta di giovani che, attraverso la poesia e la prosa per il teatro, hanno plasmato la lingua veneta rendendola materia viva, reale, parlata e, innalzandola nell’arte, dimostrano quale sia il reale valore di questo patrimonio immateriale, lontano da dimensioni folcloristiche, se ancora c’era bisogno di sottolinearlo”. Le premiazioni si terranno il 9 febbraio in Campidoglio a Roma: primo posto, nella sezione prosa edita, a Renzo Cremona, 46 anni, di Chioggia, artista che “vive all’interno della lingua”, come lui stesso si definisce. Docente e traduttore di cinese, neogreco, portoghese, georgiano, cultore di italiano e latino, ha compiuto un itinerario formativo vastissimo, per ritornare con l’opera “Fossa Clodia” alla sua città (è infatti l’antico nome di Chioggia) e alla sua lingua.

Secondo premio, sezione poesia inedita, per il giovane di Castello Roganzuolo di San Fior (Treviso) Paolo Steffan, che ripercorre la grande tradizione poetica di Andrea Zanzotto, recuperando parole legate al paesaggio e al territorio dell’Alta Marca Trevigiana. Segnalazione anche per la veronese Nerina Poggese, tra i finalisti della prosa inedita. Menzioni speciali per le pro loco venete impegnate con iniziative in difesa del dialetto: Consorzio pro loco Basso Veronese, pro loco Chioggia – Sottomarina; pro loco Montebelluna, pro loco Romano d’Ezzelino. La giuria del premio nazionale (composta da Pietro Gibellini, Ugo Vignuzzi, Franco Loi, Vincenzo Luciani, Luigi Manzi, Cosma Siani, Toni Cosenza) è stata guidata a lungo dal prof. Tullio De Mauro, in ricordo del quale si apriranno le premiazioni a Roma.

 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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