La Guardia di Finanza di Verona ha quest’oggi eseguito sei misure cautelari personali disposte dal Giudice per le indagini preliminari (Dott. Raffaele Ferraro) nell’ambito di attività di polizia economico finanziaria diretta al contrasto di un sodalizio criminale dedito allo spaccio e alla detenzione di sostanze stupefacenti nel territorio scaligero (città di Verona).
Il G.I.P., su richiesta della Procura della Repubblica di Verona (Dott.ssa Maria Diletta Schiaffino), che ha costantemente coordinato la complessa attività investigativa, ha disposto nei confronti di cinque soggetti la misura della custodia cautelare in carcere e nei confronti di un altro la misura degli arresti domiciliari.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state disposte nei confronti di soggetti di nazionalità straniera: marocchina (uno), tunisina (tre) e albanese (due).
Più in dettaglio, dei soggetti destinatari delle misure cautelari: 4 sono stati associati alle Case Circondariali di Verona e Piacenza (di questi, 2 erano già detenuti per altra causa); uno risulta nel frattempo espulso dal territorio nazionale; uno è attualmente ricercato.
I risultati conseguiti sono il frutto delle attività volte al controllo economico del territorio e dirette alla tutela e salvaguardia della legalità economico-finanziaria eseguite dalla Sezione Anti Terrorismo Pronto Impiego («baschi verdi») della Compagnia di Verona sotto la direzione della Procura della Repubblica di Verona.
Le indagini hanno preso spunto da un controllo effettuato nel 2018 da una pattuglia di finanzieri che hanno sorpreso un soggetto intento a cedere della sostanza stupefacente (oltre 100 grammi di cocaina) e hanno provveduto al suo arresto.
La quantità di droga sequestrata ha indotto a sviluppare il contesto investigativo con appostamenti, pedinamenti, videosorveglianza, intercettazioni telefoniche e ambientali.
A questo arresto ne sono seguiti ulteriori 5.
In due casi è stata contestata anche la resistenza a pubblico ufficiale per il tentativo di fuga da parte di due arrestati.
In un caso non si è potuto procedere all’arresto in flagranza poiché il soggetto, avvalendosi della sua prestanza fisica (giocatore di football americano di origine moldava) riusciva a sottrarsi all’azione dei finanzieri. Tuttavia lo stesso veniva colpito da un’ordinanza di custodia cautelare (ulteriore alle sei disposte quest’oggi) a distanza di qualche giorno dalla sua fuga.
Complessivamente sono stati sequestrati ulteriori 300 gr di cocaina, 1 kg e 600 gr di eroina e 100 gr di hashish.
Il dispositivo d’indagine ha permesso di appurare che la sostanza stupefacente veniva occultata sottoterra nei giardini, in un’autovettura (sottoposta a sequestro) e all’interno delle abitazioni nelle fessuredei termosifoni.
Con questa operazione la Guardia di Finanza di Verona ha disarticolato una rete di spaccio che oltre a garantire un ingente guadagno illecito agli indagati (la sostanza sequestrata al dettaglio poteva fruttare oltre 60 mila euro) metteva quotidianamente a rischio la salute e l’incolumità dei cittadini veronesi.