Via libera dal Consiglio comunale di Verona alla definitiva revoca delle tre mozioni omofobe approvate dall’aula consigliare veronese nel 1995. E’ astato approvato questa sera, con 21 voti favorevoli ed 1 astenuto (consigliere Verona Domani Paolo Rossi unico rappresentante dei gruppi di minoranza presenti in aula al momento della discussione e voto del documento), l’ordine del giorno per la revoca, appunto, delle mozioni 336, 383 e 393 approvate tra aprile e luglio di venticinque anni fa. Il documento, con prima firmataria la consigliera In Comune per Verona Jessica Veronica Cugini, è stato sottoscritto dai capigruppo di maggiorazione di PD, Lista Tommasi Sindaco, Verona in Comune e Traguardi.
“Questo ordine del giorno – ha spiegato la consigliera Cugini – non è una visione ma un atto democratico atteso da troppo tempo dalla città e da quest’aula consigliare. Come amministratori abbiamo il dovere di garantire con il nostro operato pari dignità e pari opportunità a tutte le cittadine e i cittadini che abitano a Verona, a prescindere dal loro orientamento sessuale e identità di genere, credo religioso, appartenenza culturale e provenienza geografica”.
“Nel nostro operato – ha sottolineato il consigliere comunale Sergio Tonni (Damiano Tommasi Sindaco) – siamo chiamati ad essere coerenti in favore di tutti i cittadini e non ad utilizzare i principi morali per pilotare propri interessi politici”.
“Finalmente il Consiglio comunale ha revocato le celebri mozioni che erano in evidente contrasto con le norme internazionali contro l’omofobia – ha dichiarato il consigliere Pietro Trincanato (Traguardi) –. Un altro passo è stato fatto per rendere Verona sempre più inclusiva e accogliente, una città nella quale la cultura del rispetto sia patrimonio anche di tutte le istituzioni, oltre che di ogni persona”.
“Con la mia presenza in aula – ha spiegato il consigliere Paolo Rossi (Verona Domani) – ho voluto partecipare ad un momento importante del dibattito politico. L’astensione è frutto del mio personale pensiero. Rimane un principio importante: sono contro ogni discriminazione, non solo quelle sessuali”.