D’Arienzo: “Basta polemiche su Polizia veronese”

 
 

La vicenda è complicata: l’agguato al bar Oro Bianco ha messo una pulce nell’orecchio di molti veronesi. Come può un gruppo di criminali bloccare un corso centrale della città di Verona e distruggere un locale prima che intervenga la polizia?

Le reazioni sono state di sdegno, solidarietà verso il titolare del bar, ma anche di critica verso un corpo di Polizia che è stato allertato da tanti testimoni senza riuscire a intervenire tempestivamente. Proprio su queste critiche si basa l’intervento pubblico del deputato PD Vincenzo D’Arienzo, che si domanda “perché si continui a inseguire il nulla“.

Le critiche alle Forze di Polizia accarezzano i tifosi, ma indeboliscono le Istituzioni. Sull’aggressione di stampo mafioso al bar dell’amico Alan, che conosco e frequento, penso tutto il male possibile. Certi delinquenti travestiti da tifosi non devono girare indisturbati e auspico il carcere ed il DASPO a vita“.

Sono stupito dal dibattito sul tema. Pare che la colpa di quanto successo sia delle Forze di Polizia ed osservo una stucchevole rincorsa a chi la spara più grossa. Certo, come desiderato, l’intervento sul posto non è stato immediato, d’altronde chi è in pericolo ha diritto di essere soccorso tempestivamente, ma far percepire una consolidata procedura di polizia, attuata da sempre nei casi in cui non ci sono feriti o peggio, quasi come se questo fosse il tema principale è un giochino che serve alla propaganda di qualcuno verso i tifosi e offende i lavoratori della sicurezza che sanno fare bene il proprio lavoro. L’oggetto sono questi delinquenti che pianificano e attuano agguati mafiosi. Loro sono da colpire, non i poliziotti!“.

L’azione della Polizia subito dopo le chiamate dei presenti, segnala D’Arienzo, è stata quella di pattugliamento e ricerca dei responsabili nelle zone circostanti al bar: “Forse era meglio che almeno una pattuglia comunque si recasse sul luogo? Può essere, ma il chiarimento è avvenuto nel Comitato provinciale sicurezza richiesto, ed ha fatto bene, dal sindaco Sboarina e la prova provata delle capacità investigative e dell’attenzione dei poliziotti è più che evidente“.

 
 
Lorenzo Salvadori
Nato a Negrar di Verona il 7 giugno del '97, studente universitario ed ex liceale (un classico). Amante di calcio e di lettura, specie se sportiva, e appassionato dei temi più importanti della vita comunitaria e comunale. Disorganizzato per natura, laborioso per vocazione.

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