Cento bambini alle prese con la vita del Sommo Poeta. Dopo mesi di prove collegati in streaming durante il lockdown, i bambini delle scuole Rubele debutteranno con lo spettacolo “Dante a Verona”. Venerdì 2 e sabato 3 ottobre, nel cortile di Santa Maria in Organo, alle ore 17, gli studenti che a giugno hanno terminato la quinta elementare saliranno sul palcoscenico come attori. Insieme a loro gli altri alunni daranno voce ad un coro narrante. L’ingresso è libero con contingentamento dei posti disponibili. Nel rispetto di tutte le misure di sicurezza, per partecipare è necessario iscriversi inviando una mail all’indirizzo lefalie@lefalie.
Lo spettacolo, patrocinato dall’assessorato all’Istruzione del Comune e realizzato in collaborazione con l’Istituto comprensivo 18 e la scuola Rubele, è diretto da Alessandro Anderloni e si inserisce nel progetto ‘Dante Settecento: Verona onora Dante’. La rappresentazione doveva debuttare lo scorso maggio, ma l’emergenza sanitaria lo ha impedito. Non ha tuttavia fermato le prove proseguite on-line, grazie agli insegnanti e alla volontà dei piccoli interpreti, pronti a recitare in dialetto e in italiano. A supporto dell’iniziativa anche la Cantina Valpantena, che ha prodotto una bottiglia commemorativa con un’etichetta speciale.
Lo spettacolo è stato presentato questa mattina dall’assessore all’Istruzione Maria Daniela Maellare. Erano presenti il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo 18 Veronetta-Porto Lidia Marcazzan, l’insegnante della scuola Rubele Chiara Stella, il regista Alessandro Anderloni e il presidente della Cantina Valpantena Luigi Turco. Durante la presentazione sono intervenuti anche Giulio Marconi, alias Cangrande, e Marcello Faraoni, nei panni di Dante.
“Con la ripresa delle scuole sono ricominciate anche tutte le attività in presenza, ecco che dopo mesi di prove online i nostri piccoli studenti meritano un debutto in grande stile – ha detto l’assessore Maellare -. Si tratta di una bellissima iniziativa per far conoscere la vita di Dante ai bambini, e soprattutto la permanenza a Verona del Sommo Poeta. Un progetto che neanche l’emergenza sanitaria è riuscita a fermare per l’entusiasmo con cui è stato ideato e portato avanti”.