Dalle ‘Peripherìe’ nuove visioni del Centro; a Veronetta il Festival Internazionale di Fotografia ‘Grenze’

 
 

Tunnel, sale e cunicoli che, uno dopo l’altro, rivelano capolavori fotografici provenienti da tutto il mondo.
Il Bastione delle Maddalene, a Veronetta, è la sede della quarta edizione del festival internazionale ‘Grenze’. Fino al 10 settembre gli spazi della cinta magistrale ospitano le opere di 8 fotografi, da Isacco Emiliani a Joey L., da Dario Mitidieri e Amirhadi Shirzadi. Oltre ad una collezione dell’archivio del Centro internazionale di fotografia Scavi Scaligeri. E nel giardino esterno gli scatti di 40 artisti raccontano i giorni della pandemia.

Tema dell’edizione 2021, ‘Peripherie’.
Ancora una volta una parola in tedesco per definire la periferia, dal verbo peri-fero portare in giro, è ciò che trovandosi fuori da un centro, è ai margini, lontano, contrastante, differente. Periferia come necessità di guardare al centro con occhi diversi. Grenze è un festival diffuso, un motore già avviato a fine agosto con le prime attività in città.
Una rassegna che proseguirà fino al termine di settembre, coinvolgendo anche gli spazi di Galleria Isolo17, Fonderia 20.9, Teatro Nuovo, Spazio Arte Pisanello, Istituto Design Palladio, Lo Spazio, Palazzo Orti Manara e Lazzaretto.

L’assessore alla Cultura Francesca Briani.

Anche quest’anno centrale è la formazione.
Due i workshop ospitati dall’Istituto Design Palladio.
Il primo a cura di Ernesto Bazan è dedicato all’editing fotografico, e si terrà l’11 e 12 settembre, il secondo, condotto dal fotografo Magnum Nikos Economopoulos, riguarda la Street Photography, da oggi al 5 settembre.

Ad ammirare le opere esposte, l’assessore alla Cultura Francesca Briani, in rappresentanza anche dell’assessore ai Rapporti Unesco Francesca Toffali, impossibilitata a partecipare. Presenti i direttori artistici del festival Simone Azzoni e Francesca Marra, oltre a Nicolò Cappelletti di IUSVE e ad alcuni fotografi le cui opere sono esposte in città.
Veronetta è uno dei quartieri più vivaci dal punto di vista culturale, una vocazione che vogliamo mantenere e valorizzare – ha detto Briani -. Siamo pertanto orgogliosi e felici che il festival internazionale Grenze si tenga in questo meraviglioso spazio della città. Qui sorge anche il nostro centro documentale. I direttori artistici della rassegna sono entrati in punta di piedi, portando a Verona il loro sguardo profondo e inclusivo, attraverso opere fotografiche provenienti da angoli diversi del mondo. Alle quali si aggiunge il contributo degli Scavi Scaligeri, con alcuni degli scatti che fanno parte dell’archivio storico. In questi anni, nonostante la chiusura al pubblico abbiamo mantenuto in vita il nostro Centro internazionale fotografico nell’ottica della sua riapertura, che ora, dopo l’accordo firmato nelle scorse settimane, sarà presto realtà.

Una delle sale dedicate all’esposizione fotografica.
 
 

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