Il Comune di Verona durante la conferenza stampa di venerdì ha presentato la propria adesione all’Associazione Rete Dafne Italia – rete nazionale dei servizi per l’assistenza alle vittime di reato.
Alla conferenza stampa erano presenti l’Assessore all’Anticorruzione Edi Maria Neri, il presidente di Rete Dafne Italia Marco Bouchard, la presidente dell’Associazione scaligera Assistenza Vittime di Reato A.S.A.V. Annalisa Rebonato e la Garante per la difesa dei diritti delle persone private della libertà personale Margherita Forestan.
Sin dal dicembre 2013, il Comune di Verona per iniziativa del Garante dei diritti delle persone private e della Presidenza del Consiglio comunale, ha avviato la partecipazione ad un progetto sperimentale che ha portato all’apertura di uno sportello di assistenza per le vittime di reato al piano terra di Palazzo Barbieri, gestito a titolo volontario dell’Associazione Scaligera Assistenza Vittime di reato (A.S.A.V.), già presente a Verona.
“Il nostro servizio è ad oggi attivo nel pomeriggio di ogni martedì, dalle 16.00 alle 19.00, per accogliere le persone che hanno subito reati di qualsiasi natura, indipendentemente da genere, età, nazionalità, orientamento religioso o politico.” spiega il Presidente di ASAV Annalisa Rebonato.
“Lo sportello – prosegue il referente di A.S.A.V. – è un punto di ascolto, di supporto emotivo e giuridico, di informazione ed orientamento dei servizi del territorio utili per superare le conseguenze del reato subito.”
La Rete Dafne Italia è nata per mettere in rete le associazioni nazionali che operano su questa tematica.
Il Comune di Verona è il primo in Italia che aderisce ad un’iniziativa di questo tipo, incrementando il proprio impegno sulle politiche di sicurezza attraverso anche la tutela alle vittime di reato.
“Questa Amministrazione ha voluto inserire, nel programma di mandato, il potenziamento delle politiche di tutela delle vittime di reato, proprio per essere vicina ai propri cittadini, prendendosene cura in tutte le situazioni della vita, comprese quelle più complesse e dolorose.” ha concluso l’Assessore Edi Maria Neri.