Come anticipato lo scorso due settembre, Verona è una delle 15 città italiane che potrà godere del fondo stanziato dal Ministero dell’Interno con la direttiva “Scuole sicure” per prevenire e contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti nelle vicinanze degli istituti scolastici.
Secondo quanto ufficializzato ieri mattina dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini, il capoluogo scaligero avrà accesso ad un finanziamento di oltre 65 mila euro.
Complessivamente la somma stanziata dal Ministero è di 2 milioni e mezzo di euro, che sarà distribuita, in proporzione al numero dei cittadini, ai 15 Comuni italiani più grandi, con popolazione superiore ai 200 mila abitanti (Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Catania, Venezia, Verona, Messina, Padova, Trieste). Dai dati statistici forniti dal Dipartimento della pubblica sicurezza – Direzione Centrale della polizia criminale emerge che nell’anno 2017 si è registrato un aumento del 12,5% dei reati connessi agli stupefacenti rispetto al 2016.
Le risorse potranno essere utilizzate sulla base di un progetto che il Comune dovrà presentare in Prefettura entro il prossimo 20 settembre. Tra le iniziative che possono rientrare nella sperimentazione, l’attività info-investigativa, la realizzazione di impianti di videosorveglianza, l’assunzione temporanea di personale della polizia locale, la promozione di campagne informative. La durata del progetto non potrà superare l’arco temporale dell’anno scolastico e un primo report sullo stato di attuazione dei provvedimenti dovrà pervenire al Ministero entro il prossimo 31 ottobre.
“Così come mi aveva anticipato nell’incontro in prefettura a Verona lo scorso 14 luglio – ha detto il sindaco Federico Sboarina -, il Ministro dell’Interno ha stanziato i fondi per la lotta alla droga fra i giovani. Nell’ultimo Comitato ordine pubblico avevamo già individuato al Quadrante Europa l’area idonea per la sistemazione dell’unità cinofila, che stiamo acquistando e di cui il Comune era sprovvisto. Uno strumento in più non solo per il presidio delle scuole. L’assessore Polato, che sta seguendo tutta la vicenda, verrà presto in giunta con i provvedimenti richiesti dal decreto”.
La direttiva “Salva scuola”, già indirizzata ai Prefetti, prevede inoltre una intensificazione delle iniziative di collaborazione tra Istituzioni scolastiche ed Amministrazioni locali; un rafforzamento dell’attività di controllo del territorio ai fini di prevenire lo spaccio di stupefacenti e del relativo consumo davanti alle scuole; la sensibilizzazione dei Comuni ai fini della riqualificazione delle aree limitrofe agli istituti scolastici e dell’installazione di impianti di videosorveglianza; la raccomandazione ai Comuni affinché, nell’ambito dei regolamenti comunali, individuino le scuole fra i luoghi dove applicare il Daspo, secondo gli indirizzi impartiti recentemente con le “Linee guida sulla sicurezza urbana”.