Prenderà il via lunedì prossimo 15 febbraio la campagna vaccinazioni anti-COVID19 per tutti gli ultra-ottantenni. Alla Fiera di Verona, in un’area appositamente allestita per il nuovo servizio, è tutto pronto per l’inizio della prima fase di iniezioni di massa, che arriva dopo quella già fatta per il personale sanitario e le RSA.
Si parte dunque, come da indicazioni regionali, dai nati del 1941. In Provincia di Verona sono circa 7.500 le persone interessate, a cui in questi giorni l’ULSS9 ha spedito le prime lettere di convocazione.
Oltre alla Fiera di Verona, i Centri di Vaccinazione che saranno attivi in provincia sono al Palaferroli di San Bonifacio, all’ex-OIP di Legnago e all’ex-Bocciodromo di Bussolengo.
MODALITA’ DI CONVOCAZIONE-ACCESSO-FRUIZIONE
Il vaccino anti Covid-19 viene somministrato con due iniezioni eseguite a distanza di almeno 21 giorni l’una dall’altra. Gli utenti che hanno ricevuto la lettera con l’invito alla vaccinazione si devono presentare nella sede e all’orario indicato per la somministrazione della prima dose di vaccino. In tale occasione verrà programmato l’appuntamento per la seconda iniezione, necessaria a garantire la protezione. Gli interessati dovranno portare con sé la tessera sanitaria e il foglio di anamnesi allegato alla lettera di invito compilato e firmato e indossare la mascherina chirurgica e abiti comodi che permettano di esporre facilmente la parte superiore del braccio per l’esecuzione della vaccinazione.
Per non creare assembramenti sarà possibile accedere alla struttura al massimo 15 minuti prima dell’appuntamento, seguendo i percorsi indicati che garantiscono il rigoroso rispetto del distanziamento.
All’ingresso, dopo aver verificato la temperatura corporea e igienizzato le mani, gli operatori verificheranno la prenotazione e la corretta compilazione dell’anamnesi, per valutare l’idoneità alla vaccinazione. Verrà quindi registrata la prestazione sanitaria e prenotato l’appuntamento per la seconda dose.
Dopo la somministrazione del vaccino, gli utenti dovranno sostare nell’area di osservazione per un minimo di 15 minuti prima di lasciare il Centro di Vaccinazione.
Il punto vaccini, allestito in Fiera accanto al padiglione dedicato alla postazione ‘drive-in’ per i tamponi rapidi, è stato visionato nella giornata di ieri dal sindaco Federico Sboarina insieme al direttore generale dell’Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi e al direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani.
“In un anno di non facile gestione – sottolinea il sindaco –, dove la pandemia ha dettato, per molti aspetti, tempi e metodi del nostro agire quotidiano, la collaborazione fra tutte le istituzioni è stata da subito il fondamentale punto di partenza per qualsiasi scelta. Un grande e costante lavoro di squadra che ha consentito di attivare, in tempi rapidi, spesso un passo avanti allo stesso Governo, interventi mirati a sostegno della popolazione e, soprattutto, a tutela della sicurezza e della salute pubblica. Ora, in quello che possiamo definire un passaggio storico dall’inizio della pandemia, la città di Verona è pronta ancora una volta ad intervenire con efficacia, provvedendo, in un luogo adeguatamente allestito e di facile fruizione, alla distribuzione capillare alla cittadinanza del vaccino anti-Covid. Siamo ad un punto di svolta, che non segna però la fine di questa situazione emergenziale. Dobbiamo mantenere alta l’attenzione e perseverare in quei comportamenti virtuosi, che hanno consentito di limitare la diffusione del virus nella popolazione. E’ stato un anno complesso, che ha richiesto da parte di tutti numerosi sacrifici dal punto di vista sociale ed economico. Non possiamo permetterci di tornare indietro. Dobbiamo, attraverso un unanime senso di responsabilità, impegnarci al massimo per evitare che questo virus trovi nuove strade attraverso cui propagarsi. Solo così torneremo presto ad una ritrovata normalità”.
“Quello allestito in Fiera è il primo centro a Verona e provincia che, da lunedì 15 febbraio, darà il via alla campagna vaccinale sulla popolazione – precisa Girardi –. Tutto è pronto per accogliere il primo gruppo di cittadini convocati. Si tratta di 7.500 persone over 80 su cui sarà effettuata il primo ciclo di vaccinazioni. La complessità dell’operazione è dettata dalla lentezza nelle consegne delle dosi vaccinali a disposizione dell’Ulss. Un fattore non dipendente da noi, a cui si ricollega però tutto l’impianto di distribuzione che dobbiamo via via organizzare sul territorio, per giungere quanto prima alla totale vaccinazione di massa della popolazione. Alla cittadinanza chiediamo la massima osservanza di tutte le indicazioni fornite nella lettera di convocazione, essenziali per l’accesso ed effettuazione del vaccino. In particolare, per evitare inutili assembramenti, è fondamentale il rispetto dell’orario di convocazione, che può essere anticipato di massimo 15 minuti”.
“Veronafiere ha storicamente un forte legame col suo territorio – precisa Mantovani –. Lo scopo con cui è stata fondata è quello di essere uno strumento di crescita economica ma anche sociale. Una visione che ha ispirato i padri fondatori e che si perpetua in tale direzione nella Responsabilità sociale d’impresa. Veronafiere ha l’obiettivo di essere un’azienda dal volto umano, dove attenzione ad ambiente, salute e sostenibilità sociale sono condizioni preliminari di accesso al mercato. Qualità che abbiamo cercato di far emergere anche in questo difficile e drammatico periodo per tutti. Lo abbiamo fatto con il punto tamponi, con l’adesione al progetto AiutiamoVerona, con la stampa dei voucher comunali per la spesa e molte altre attività di sostegno. E continueremo a fare la nostra parte da lunedì, ospitando anche il nuovo punto vaccinale. Un passo importantissimo per tutti noi, fondamentale per poter tornare il prima possibile alla vita di prima e a far tornare a pieno regime attività e tessuto economico”.