Continua il viaggio nel mondo in bicicletta di Monica Consolini da Lazise
Sembra lontano lo scorso 13 gennaio 2024 quando la vulcanica Monica Consolini prendeva la sua bici per girare il mondo in due anni. Percorrendo in totale più di 35.000 chilometri.
Ne ha fatto di chilometri sfidando le intemperie, il freddo, il caldo e le malattie. Ma lei con indosso lo scudo di Goldrake non si è mai arresa. Carattere da vendere ed intraprendenza per godersi la libertà ed i paesaggi che solo la natura regala ogni giorno. Mentre scriviamo ha superato i 16.000 chilometri con una media di 70-80 al giorno.
Monica nella vita di tutti i giorni è un ingegnere nonchè una brava guida ambientale. Dorme in tenda in compagnia della sua amata bicicletta. Si cucina da sola e nella quiete, si fa per dire, visto che di notte fa freddo, sogna ad occhi aperti: il percorso da fare, di buon mattino, il giorno dopo.
Durante il viaggio continua a conoscere tantissime persone che la incoraggiano e la aiutano come possono spesso ospitandola. Gente che ha poco e niente e che e a volte fa fatica a rimediare il pranzo e la cena. Ma di una generosità ed un calore umano unico.
“L’accoglienza che trovi in giro è pazzesca. Quando ti vedono passare ti invitano nelle loro case per fare festa. Così molte volte riesco a dormire anche nelle loro case e non vogliono nulla in cambio”.
Paura e timori nel vivere un così lungo viaggio?
“Di carattere sono solare ed ottimista. Paura non ne ho e assaporo le giornate una per una, portando dentro il bello ed il brutto. Pedalare con la mia bici è fantastico. Il tempo passa in fretta e a volte sei così stanco la sera, che passa tutto. Non vedi l’ora di riposarti e ricaricare le pile”.
Italia, Costa Balcanica, Asia, Mongolia, Cina. Da Pechino sono volata con l’aereo e non con la bici, era impossibile-è ride divertita-fino in Canada fino ad arrivare in California”.
E’ una guerriera la Monica. Anche quando a fine luglio dell’anno scorso si è beccata la polmonite, tanto da essere ricoverata per una quarantina di giorni, in un ospedale in Mongolia.
“Nella vita possono arrivare anche gli imprevisti. Ma non ti devi arrendere mai. Sai che dopo il brutto tempo arriva sempre il sole. E’ dopo che la polmonite mi ha fortunatamente saluto, sono ritornata in bicicletta più carica e determinata che mai”.
Ed ora? “Sono arrivata in Sud America e parlo anche lo spagnolo. Il cammino è lunghissimo. Ma mi conosco un pò di più”.
(Roberto Pintore)