“Spazio aereo chiuso ma mentre altri governi stanno negoziando deroghe con il presidente [o dittatore, ndR] Maduro, quello italiano aspetta e dipende dagli altri”. Questo il rilievo presentato dall’on. Paolo Borchia, eurodeputato della Lega-Identità&Democrazia a Bruxelles e coordinatore della compagine “Lega nel Mondo“. Tenuto conto della complessa situazione presente sul piano internazionale, a maggior pressione durante l’attuale pandemia da COVID19, l’esponente scaligero leghista ha scritto al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio per conoscere le azioni che il governo intende intraprendere per riportare a casa i nostri connazionali rimasti bloccati in Venezuela.
“Servono risposte certe e in tempi rapidi, il deterioramento della situazione nel Paese non conosce soste – prosegue Borchia – la sicurezza di molti connazionali non può aspettare oltre, anche perché nel recente passato sui rimpatri abbiamo assistito a ritardi colpevoli, pagati a caro prezzo.
Ho chiesto nuovamente al Ministro Luigi Di Maio di valutare con più attenzione la possibilità di ricorrere al Meccanismo di Protezione Civile Europea – conclude – il cui utilizzo è stato promesso in televisione ma non attuato, tranne che per un volo dall’Uruguay ad inizio giugno.
Dall’inizio della pandemia, due voli soltanto contro i 183 della Germania. Cifre che parlano da sole”.