“Curi – Amo il Galilei”: una volta a settimana, a turno, gli studenti Referenti Ambientali di Classe (RAC), usciranno dall’aula impiegando il tempo della ricreazione per ripulire gli spazi esterni della propria scuola da cartacce e plastiche abbandonate. Un’attività a cui si aggiunge la pulizia periodica di tutta l’area adiacente l’istituto. A tal fine, Amia ha consegnato questa mattina due postazioni (in legno di recupero) di pinze per la raccolta dei rifiuti in strada e nelle aree verdi, dotata di pettorine fluo di sicurezza da indossare durante le operazioni di pulizia. Inoltre, per la differenziata dentro la scuola, una sessantina di postazioni (40 destinate alla sede centrale e 20 alla succursale) per la carta e per plastica/alluminio. E ancora, una quindicina di contenitori per il conferimento del materiale abbandonato raccolto all’esterno dagli studenti. Si tratta di un plus che reca valore aggiunto a una sensibilità, già tradotta da studenti e docenti in azioni concrete, che il Galilei ha da tempo. Nelle classi e negli spazi comuni, avviene una minuziosa raccolta differenziata, tenuta monitorata oltre che dai RAC anche dai RAI, i Referenti Ambientali d’Istituto. E da ottobre, il Galilei ha raccolto 235,682 chili di plastica/alluminio, 33,50 chili di tappi di plastica (a favore dell’Associazione Genitori Bambini Down) e 32,35 chili di pile.
“È molto importante ciò che fate, siatene portavoce. Ogni chilo di indifferenziata è un danno pesante per l’ambiente e uno spreco. Ogni chilo di differenziata significa invece recuperare materia per riutilizzarla”, è intervenuto il presidente dell’Amia Roberto Bechis incontrando i giovani Referenti ambientali del Galilei.