Teatro Ristori tutto esaurito, giovedì 15 dicembre, per la tradizionale serata di premiazione dei croceverdini. Con lo scambio degli auguri, molte le novità per l’ente scaligero: dalla donazione di due ambulanze per l’emergenza alla dotazione di sei nuove biciclette da usare nelle vie del centro storico
Cresce anno dopo anno la famiglia di Croce Verde: nei mezzi in dotazione, per offrire un servizio sanitario sempre più puntuale tra Verona e provincia. E nell’entusiasmo dei soccorritori: ad oggi, sono 1.400 i volontari, di cui 400 autisti, ad indossare la divisa croceverdina ai quali si aggiungono altre 100 risorse fra personale dipendente operativo, amministrativo e tecnico, liberi professionisti, medici ed infermieri. Un patrimonio di professionalità ed esperienze, «il cui potere è quello del servizio, dell’avere cura di ogni persona, specialmente se in situazione di difficoltà» ha ricordato la sera di giovedì 15 dicembre il presidente della Croce Verde, Giancarlo Giani, dal palcoscenico del Teatro Ristori gremito per la tradizionale serata di scambio degli auguri di Natale.
Un’occasione per annunciare le novità e soprattutto per tracciare un bilancio delle attività dell’ente di pubblica assistenza scaligera più antico di Verona che, nel 2015, «ha percorso con i propri automezzi oltre 958mila chilometri, effettuando più di 65mila servizi di emergenza». Numeri importanti, ha evidenziato il comandante dei volontari Mauro Carlini, che «rappresentano un sistema di integrazione tra pubblico e privato. Dietro ad ogni intervento – ha proseguito – vi sono persone desiderose di prestare aiuto e soccorso a chi si trova in condizione di fragilità, con cuore e anima, oltre alla necessaria preparazione sanitaria».
PREMIATI 161 SOCCORRITORI
Veri protagonisti della cerimonia, alla quale hanno partecipato anche l’assessore comunale ai Servizi sociali Anna Leso ed il direttore della centrale operativa del 118 Verona Emergenza Alberto Shonsberg, sono stati i soccorritori a colorare con il loro entusiasmo e le loro divise la platea del teatro.
In particolare i 161 croceverdini, tra volontari e dipendenti, che tra gli applausi si sono avvicendati sul palco per ricevere gli attestati di benemerenza che riconoscono il servizio attivo nelle fila dell’ente. A partire da Giorgio Rangheri, già responsabile della sede di borgo Venezia, con 40 anni di fedeltà alla Croce Verde fino a Stefano Danzi, coordinatore dei servizi in Arena durante la stagione lirica, premiato per i 35 anni di impegno; e poi a scalare, un lustro dopo l’altro, arrivando ai cinque anni di presenza.
Uomini e donne testimoni quotidiani di una generosità che si declina, sette giorni su sette, e 24 ore su 24, tra le sedi cittadine di borgo Roma, borgo Venezia e lungadige Panvinio; inoltre in maniera capillare nell’intero territorio scaligero con sezioni in Lessinia a Cerro, in Valpantena a Grezzana, in Valpolicella a San Pietro Incariano e all’ospedale di Negrar, a San Giovanni Lupatoto, Castel d’Azzano, Villafranca, Isola della Scala, Colognola ai Colli e Legnago.
NUOVI MEZZI, SU DUE E QUATTRO RUOTE
Le medaglie non sono gli unici regali che i croceverdini troveranno sotto l’albero. Walter Fabbri, presidente della onlus Amici di Croce Verde che è il braccio operativo dell’ente impegnato nella ricerca di fondi, ha annunciato infatti la donazione di due nuove ambulanze. Doni che sono il frutto della generosità di Tiziana Donati ed Ofelia Andreoli Togni, in ricordo di Franco e Bruna Donati e di Sergio Togni. «Siamo noi – hanno spiegato le benefattrici – a dover ringraziare voi per quello che fate e soprattutto per ciò che farete, da adesso in avanti, grazie anche a questi mezzi ed in ricordo dei nostri cari».
Si amplia dunque il parco macchine dell’ente veronese, che arriva a contare 45 ambulanze, sei auto-mediche, un furgone per il nucleo di Protezione Civile, due pulmini per il trasporto anziani e due centri mobili attrezzati per le assistenze sanitarie. E nuove sono le sei biciclette regalate alla Croce Verde dai comitati Straverona, Lessinia Legend e Tre Valli. Il servizio di emergenza che corre sulle due ruote, ha spiegato il responsabile del coordinamento dei grandi servizi sportivi Davide De Petris, «esisteva nell’ente già negli anni Trenta. È stato ripreso qualche anno fa, in concomitanza con le manifestazioni che si tengono in centro storico, quando l’afflusso di persone rende difficile intervenire in mezzo alla gente». Le bici permettono ai soccorritori, in contatto costante con la centrale operativa del 118, di muoversi agevolmente per le vie del centro storico e di intervenire tempestivamente su piccoli traumi o lievi malori. I mezzi sono attrezzati con borse contenenti materiale per la medicazione e la rianimazione cardio-polmonare, sono dotati di defibrillatore semiautomatico e di dispositivi acustici di allarme per consentire ai croceverdini di farsi strada tra la folla.