Michele Croce, candidato sindaco del movimento “Verona Pulita”, attacca l’attuale numero 1 di Agsm, Fabio Venturi, che ha seguito l’ampliamento della SuperBeton quando rivestiva l’incarico di assessore provinciale all’Ambiente, ruolo da cui è stato sospeso poco prima della delibera che ha dato semaforo verde all’azienda.
“Un’intera frazione oggi sta combattendo contro la puzza di benzene prodotta dalla SuperBeton di Montorio, che da semplice cava di materiali inerti è diventata un centro di produzione di conglomerato bituminoso. Tutto ciò a pochi metri dal centro abitato e dalle scuole di Montorio.
Questa follia è stata possibile grazie all’ok della Provincia di Verona, quando assessore all’Ambiente era Fabio Venturi, sospeso dalle sue funzioni solo qualche mese prima dell’ormai avviatissimo assenso. Ci racconti perché non ha bloccato questo scempio”.
“Grazie all’intervento deciso e quotidiano del Comitato Ambiente di Montorio, gruppo apolitico e apartitico – conclude Croce -, abbiamo saputo che la SuperBeton è stata autorizzata a quadruplicare il volume di produzione e, quindi, di emissioni. Verona Pulita chiede che venga attivato immediatamente un monitoraggio 24 ore su 24 (e non in inutili finestre temporali) perché i cittadini di Montorio e del circondario hanno il diritto di sapere se i propri figli stanno respirando aria cancerogena con il beneplacito della Provincia di Verona, prendendo atto del silenzio assordante del Presidente Antonio Pastorello. Autorizzare questa porcheria a fianco di case e scuole è criminale”.