L’accordo tra Veronafiere e Agsm Verona sull’allacciamemento dei padiglioni fieristici alla rete di teleriscaldamento, genererà riduzione delle emissioni in atmosfera risparmiando 230 tonnellate di Co2 e 120.000 metri cubi di gas naturale ogni anno.
L’investimento di Agsm è di 1,4 milioni di euro e comprende anche l’installazione di un nuovo gruppo di cogenerazione maggiormente performante che entrerà in funzione entro la primavera del 2019.
“Veronafiere ha scelto di sviluppare un modello di business sostenibile a livello ambientale. Per questo ogni nuovo intervento nel quartiere viene realizzato in ottica green – sostiene il Presidente di Veronafiere, Maurizio Danese –. Il progetto di teleriscaldamento è da intendersi in questo senso”.
“La Fiera, fino ad oggi era alimentata da caldaie a metano e non poteva contare su un sistema integrato di approvvigionamento energetico – spiega il Presidente di Agsm Michele Croce –. Grazie all’operazione sinergica, ora riceverà una fornitura di grande efficienza, con la cogenerazione di elettricità e calore. È il primo passo verso l’allacciamento al teleriscaldamento di Verona Sud e di Borgo Roma, che hanno un grande bisogno di interventi di mitigazione ambientale. Sarà un investimento dai molteplici benefici: per il cittadino, che avrà un risparmio sul costo del calore, per l’ambiente e per Verona”.
Ci chiediamo se tale intervento sia tra quelli raccomandati nel “Piano della qualità dell’aria” a sul tempo redatto con il corposo contributo del dipartimento di ingegneria ambientale dell’università di Trento, là ove si raccomandava con evidenza di evitare qualunque ulteriore attrattore di traffico e fonte inquinante in un contesto, quale quello di Verona Sud, già oltremodo inquinato -sia in relazione alla qualità dell’aria che all’inquinamento acustico- ed in una situazione di generalizzata congestione del traffico.
Quest’ultima idea tiene quindi conto di tali raccomandazioni così come se ne è tenuto conto realizzando enormi centri commerciali dopo aver nascosto nel più recondito cassetto il suddetto studio?
Cordialmente
Dubito fortemente che la decisione della Fiera sia stata dettata dalla volontà di tenete in considerazione l’impatto ambientale che da decenni sta riversando sui quartieri di Golosine, Santa Lucia e Borgo Roma. Diciamo piuttosto che ora va di moda far pensare che la Fiera ragioni in ottica green … quando vedremo i veri parcheggi scambiatori?
…parcheggi scambiatori? Che fretta Giorgio, con calma, sono appena vent’anni che se ne parla…il tempo di ragionarci un attimo :). Buon w.e.