Michele Croce, candidato sindaco del movimento Verona Pulita, plaude all’azione della Procura scaligera volta a sollecitare la soluzione all’incresciosa impasse della vicenda dei capolavori trafugati da Castelvecchio e ritrovati in Ucraina:
“Il fatto che la Procura di Verona si appelli all’intervento di Eurojust, organismo europeo che si occupa di indagini e azioni penali internazionali, certifica l’assoluta gravità della situazione relativa ai quadri di Castelvecchio ed è la prova del fallimento di tutti i pittoreschi tentativi di Flavio Tosi di farsi restituire i capolavori dal dittatore Poroshenko. È chiaro che il rientro dei quadri è a rischio, altrimenti la Procura non avrebbe compiuto un passo di tale importanza”.
“Verona Pulita, come già scritto al capo di gabinetto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, – continua Croce – sostiene che è ormai arrivato il momento che sia il Governo a farsi avanti per riavere il maltolto, perché è chiaro che ogni iniziativa del nostro primo cittadino non fa che peggiorare la situazione: siamo sicuri che il dittatore ucraino alla fine ci riderà i quadri?”.