Centri commerciali “in fieri”. Strutture cementificate che affiorano come funghi in pieno contrasto con il parere dei comitati locali.
“A questo punto – rileva Croce – c’è poco da fare. Le opere purtroppo verranno concluse. L’auspicio è che imprenditori e amministratori mostrino quantomeno di avere a cuore le sorti di quei veronesi licenziati o in odore di licenziamento affinché possano trovare immediatamente un nuovo impiego nei centri commerciali”.
“Altro che le solite opere edilizie compensative – conclude poi con sarcasmo il leader di Verona Pulita. Le rotonde possiamo farcele in autonomia. Il lavoro invece rappresenta un bene primario a cui non possiamo proprio rinunciare”.