Croce: “Qualcuno ci aiuti: Verona ‘El Dorado’ delle mafie e la politica dorme e russa”

 
 

Michele Croce, candidato sindaco di Verona Pulita, legge con allarme i dati diffusi da Unioncamere sui beni confiscati alla criminalità organizzata a Verona.

“Parlano di tutto. Degli anziani messi a guardia dei cantieri ai chilometri dell’auto del sindaco. Ciò di cui la politica veronese non discute è che la ‪Camorra‬ e le mafie sono in mezzo a noi e stanno distruggendo il nostro tessuto economico. Usura ed estorsione: quando arriveranno gli omicidi poi ci sveglieremo. Purtroppo allora sarà troppo tardi”.

Così Michele Croce, candidato sindaco di Verona Pulita, ha commentato i numeri e le mappe aggiornate sono contenute nello studio “Le mafie liquide in Veneto. Forme e metamorfosi della criminalità organizzata nell’economia regionale”, realizzato da Unioncamere Veneto e Libera.

“Verona in tutta la Regione è seconda solo a Venezia per beni confiscati, ben 54. Tutto ciò in una provincia in cui nessuno ascolta gli allarmi della Prefettura e della Dia. Non possiamo più tollerare il silenzio assordante (e forse imbarazzato) da parte del sindaco Tosi e della politica veronese di fronte a questi dati: anziché lanciare l’allarme e alzare barricate amministrative e culturali, si continua a sottovalutare tutto ciò. Chiediamo aiuto alle istituzioni nazionali, alla magistratura e alla Prefettura, perché di questo passo diventeremo l’El Dorado delle mafie”.

 
 

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