Un buco da quasi 29 milioni di euro acclarato dal bilancio approvato da Fuortes. Per la Fondaxione Arena un passivo pesante che Michele Croce commenta così:
“Con quattro mesi di ritardo siamo finalmente riusciti a scoprire che la Fondazione Arena ha ben 28 milioni e 600mila euro di debiti complessivi, di cui otto con le banche e 13 e mezzo con i fornitori. A ciò si aggiunge che nel 2015 ha riportato una perdita di esercizio pari a 1 milione e 400 mila euro. Più che il Premio Nobel a Tosi e Girondini potrebbero dare al massimo un tapiro di lamiera: sono loro i responsabili del più grande danno al patrimonio culturale di questa città”.
Che poi continua:
“Nel 2001 il patrimonio di dotazione dell’Ente Arena, prima di trasformarsi in Fondazione, era di 26 milioni di euro; oggi raggiunge un passivo di 10 milioni di euro, quindi in 15 anni sono stati erosi ben 36 milioni di euro. Dal 2013 non c’è più stato utile di esercizio, arrivando nel 2014 al buco “monstre” di 9 milioni di euro. Di fronte a questi numeri è doveroso che gli enti preposti verifichino se ci sono responsabilità dirette dell’ex presidente e dell’ex sovrintendente: consegneremo tutte le carte alla Guardia di Finanza. Appare oggi essenziale proseguire con il commissariamento del dottor Fuortes”.
Quando chiuderete quel buco di ladri e arrampicatori sociali farete il bene della città. Periti agrari manager di enti lirici, vicedirettori Artistici per i quali viene inventato il ruolo inesistente in tutte le altre fondazioni messi lì solo per fare piaceri a amici agenti di spettacolo in cambio di mazzette e scritture in altri teatri, papponi sulle spalle dei contribuenti che credono di avere solo che diritti.
Privatizzate la fondazione e vedrete che le cose cambieranno alla svelta; e senza perdere un giorno di spettacolo.