Michele Croce, candidato sindaco di Verona Pulita, attacca la scelta dei fondi Oxy e Attestor di dimezzare la forza lavoro della Ferroli:
“Quello proposto dalla nuova proprietà della Ferroli non è degno di chiamarsi ‘piano industriale’, la definizione giusta è ‘massacro sociale’. Tagliare la metà dei 1200 lavoratori, di cui solo 400 a San Bonifacio, non è solo una scelta superficiale e insensata ma profondamente sbagliata in termini di prospettiva: come si può pensare di rilanciare un’azienda sul piano internazionale tagliando di netto e in modo lineare metà della forza lavoro? Se questa sarà la scelta definitiva sappiano che noi inizieremo una campagna di boicottaggio dei loro prodotti: non si scherza sulla vita dei veronesi”.
“Quella che si prospetta – continua Croce – è un’emergenza sociale. Chiediamo l’intervento tempestivo del Governo e il rinnovo straordinario della cassa integrazione. I miei bambini avrebbero proposto un piano di rilancio molto più serio e credibile: Verona Pulita non permetterà che nemmeno uno dei 600 licenziati rimanga per strada e senza tutele: queste persone che ci ostiniamo a chiamare manager non riescono a capire che non si tratta di numeri ma di vite, di famiglie, di sogni e di dignità”.