Croce, dopo la richiesta di archiviazione del fascicolo Agsm: “Sboarina hai tradito Verona”

 
 

 

“Il sindaco ha tradito i Veronesi”, queste le parole che ripete Michele Croce e che si leggono nei volantini appesi in Comune, dopo che è arrivata, da parte del PM, la richiesta di archiviazione del fascicolo Agsm, che ha visto indagato il presidente di Prima Verona, perché non sussistono fatti di rilievo penale.

I fatti avevano presso avvio il 9 marzo 2019 quando 4 consiglieri votano la sfiducia al presidente Croce, come da motivazione di Maurizio Giletto (consigliere di nomina del sindaco Sboarina): “…le affermazioni di Bellazzi stanno gettando fango sull’Azienda e su tutti; alla luce dell’atteggiamento tenuto dal presidente in tutte queste vicende e dei fatti emersi in CdA non ritiene più credibili le affermazioni del presidente stesso”.

Il sindaco nei giorni successivi dichiara che “… a fronte di prove documentali, ed anche a seguito di esposti presentati da un privato cittadino (l’avvocato Luigi Bellazzi), il presidente Croce ha affermato cose che non corrispondono al vero”.

Il sindaco poi ordina ai consiglieri di dimettersi e il CdA di Agsm decade, e gli stessi consiglieri (eccetto Croce) vengono rinominati dal sindaco.

8 mesi dopo arriva la verità – afferma soddisfatto Michele Croce -; con la richiesta di archiviazione del caso da parte del PM perché non esistono fatti di rilevanza penale. Anzi nell’ordinanza della Procura il mio operato viene definito conforme ai principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità e avente come obiettivo l’interesse pubblico”.

“Non c’è giustizia senza verità – sentenzia Croce – proprio come 5 anni fa nei processi di Agec, la verità bisogna saperla aspettare ma arriva sempre”.

“Il sindaco Sboarina ha tradito la nostra alleanza politica, che gli aveva permesso di diventare primo cittadino. Ci si può fidare di un sindaco senza scrupoli, che per motivi politici, personali e di poltrone è disposto a tradire i propri alleati e a svendere Agsm ai Milanesi?– si chiede Croce -. Tutte le forze che hanno sostenuto l’elezione di Sboarina devono prendere atto di questi comportamenti e fare un atto di coerenza e coraggio per salvare la città”.

 

 
 
Lucrezia Melissari
Classe '93, idealista per scelta, decido di laurearmi in Lettere e di seguito in Editoria e giornalismo all’Università di Verona. Adoro leggere e collezionare libri antichi che cerco in modo quasi maniacale nei mercatini di tutta Italia. La curiosità mi trascina sempre alla ricerca di storie da raccontare e al giornalismo affianco la passione per la fotografia convinta che le immagini possano descrivere con immediatezza la nostra realtà. Pratico judo da tanti anni nella speranza di diventare, se non invicibile, almeno più saggia.

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