Michele Croce, Verona Pulita, attacca l’immobilismo della politica veronese
“Esattamente tra un anno a Verona ci saranno le elezioni comunali e sia centrodestra che centrosinistra non hanno la più pallida idea di cosa fare rispetto a uomini e donne da candidare né, tantomeno, rispetto ai programmi, e questa è una cosa grave ed allarmante”.
È un commento duro e amareggiato quello di Michele Croce, candidato sindaco di Verona Pulita, sull’attuale situazione politica di Verona.
“Leggo del ma-anchismo del leghista Paternoster, per il quale come candidato sindaco verrà scelto un esponente della coalizione MA sarà possibile anche una soluzione civica, svuotando la figura del candidato di qualsiasi qualità o requisito, mentre il Partito Democratico attende addirittura, e lo dice anche senza arrossire, i risultati delle elezioni amministrative del 5 giugno che coinvolgeranno 24 comuni veronesi. Ma mi chiedo: come può il Partito Democratico legare il futuro della nostra città a questioni meramente politiche che nulla hanno a che fare con idee e nomi per la guida di Verona? Siamo davvero alle comiche finali” spiega ancora Croce.
“La verità è che, come sempre, i candidati sindaco saranno espressione di accordi fatti sulla pelle dei veronesi e che i programmi saranno preparati all’ultimo minuto con una nemmeno troppo abile opera di copia incolla. Il nostro programma è pronto da un anno ed è in costante aggiornamento, diano un’occhiata e almeno prendano spunto” conclude caustico Croce che sta continuando il tour dei quartieri per incontrare i cittadini di Verona.