Con un valore aggiunto che nel 2023 arriva a 34.448,29 milioni di Euro, Verona si posiziona al decimo posto nella classifica della province italiane, con una quota dell’1,8% sul totale nazionale e del 19,4% su quello regionale. Rispetto all’anno precedente, si registra per la provincia scaligera un aumento del +7,3%, dodicesimo miglior risultato a livello nazionale.
È quanto che emerge dallo studio realizzato dal Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere, che analizza i dati provinciali 2023 sul valore aggiunto a prezzi base e correnti, aggregato che consente di apprezzare la crescita del sistema economico in termini di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunità per impieghi finali.
“I dati che emergono dall’analisi testimoniano la forza del nostro tessuto economico -commenta Giuseppe Riello, Presidente della Camera di Commercio di Verona-. La crescita annua del valore aggiunto di oltre sette punti percentuali conferma la dinamicità e la competitività delle nostre imprese. L’ente camerale continuerà a lavorare per rafforzare ulteriormente questa tendenza, sostenendo l’innovazione e lo sviluppo delle imprese del territorio, soprattutto per far fronte ad una congiuntura che, negli ultimi mesi di quest’anno, mostra segnali da monitorare con attenzione, in particolare per quanto riguarda le esportazioni”.
Commercio e servizi rappresentano la quota più elevata della ricchezza prodotta a livello provinciale, complessivamente il 70% del totale, l’industria contribuisce con il 21%, le costruzioni con il 6%, l’agricoltura con il 3%.
Il valore aggiunto procapite sale a 37.183,37 euro, dato che porta Verona a occupare la sedicesima posizione nel rankprovinciale. L’aumento rispetto al 2022 è del +7,1%. Il dato veronese risulta più elevato rispetto alla media italiana (32.377,42 euro) e regionale (36.537,14 euro).