2965 iscritti con un incremento di un centinaio di ingegneri rispetto al 2023 e 750 under 40, 84 eventi tra convegni, seminari e visite tecniche, il 27,3% in più rispetto all’anno prima, che hanno generato 11.487 crediti formativi professionali. L’Ordine degli Ingegneri di Verona cresce in termini di iscritti e di impegno formativo sia su tematiche tecniche che su argomenti di interesse locale e territoriale con uno sguardo al cambiamento e al futuro della città, ponendo al centro il dialogo e il confronto con istituzioni, professionisti e cittadini. È quanto emerso nel corso dell’assemblea annuale che si è svolta ieri all’Accademia della Belle Arti di Verona che si è conclusa con il convegno «Quale Futuro per Verona? Il Piano di Transizione energetica e l’Alta velocità».
«L’assemblea pubblica dell’Ordine degli Ingegneri di Verona e provincia – ha sottolineato il presidente Matteo Limoni – è sempre un momento per confrontarsi con il territorio e comprendere i suoi potenziali sviluppi. Quest’anno, con il convegno, abbiamo affrontato i temi sulle infrastrutture per l’alta velocità a Porta Nuova ed il piano di transizione energetica del comune di Verona. Argomenti importanti per lo sviluppo sociale ed economico della città, che racchiude in sé anche tutte le competenze ingegneristiche del caso per la loro realizzazione. La sede scelta all’Accademia di Belle Arti di Verona ha un significato intrinseco, dato che già dallo scorso anno il nostro ordine ha voluto creare dei momenti di riflessione che vadano oltre la pura ingegneria, come quando è intervenuto il professor Galimberti ad affrontare il tema l’uomo e la tecnica». «Credo – ha aggiunto il presidente – che in un momento particolare come quello attuale dove lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sembra sopraffare l’uomo, sia importante comprendere come l’integrazione delle diverse competenze tecniche, ingegneristiche, artistiche e culturali di più ampio spettro possono concorrere assieme per dare un valore aggiunto alla nostra società con idee che partono dalla creatività umana fino alla loro realizzazione. Un modo per connettere e far conoscere l’Ordine Ingegneri agli enti e alle realtà del nostro territorio».
A margine dell’assemblea, i presenti hanno partecipato al convegno che si è focalizzato su Transizione energetica e innovazione infrastrutturale grazie all’alta velocità.
«La transizione energetica – ha spiegato Matteo Limoni – se affrontata in modo non ideologico ma pragmatico rappresenta un importante obiettivo per la città al fine di contrastare il cambiamento climatico e migliorare la qualità della vita cittadina. Allo stesso tempo, l’innovazione nei trasporti – come l’alta velocità ferroviaria – è una leva fondamentale per rendere Verona e la sua provincia un hub più connesso, efficiente e sostenibile».
L’assessore alla Transizione ecologica del Comune di Verona, Tommaso Ferrari nel suo interventosul Piano di Transizione Energetica del Comune di Verona ha detto: «Il Comune di Verona si impegna attivamente nella transizione energetica ed ecologica, un percorso ambizioso ma necessario per affrontare le sfide del cambiamento climatico, garantire un futuro migliore alle generazioni future e puntare sullo sviluppo economico della nostra comunità. Stiamo pianificando e attuando una serie di misure concrete per la riqualificazione energetica degli edifici, ridurre le emissioni ed investire in energie rinnovabili. Abbiamo approvato un masterplan per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici comunali, mappato superfici idonee pubbliche per la produzione di energia da fonti rinnovabili, stiamo lavorando per la creazione della prima Comunità Energetica Rinnovabile coinvolgendo i cittadini. Parallelamente, siamo impegnati a monitorare la salute ecosistemica della città attraverso il progetto “èVrGreen” che attraverso dati e analisi misurati costantemente ci permetterà di valutare e individuare le nostre priorità di infrastrutture strategiche per l’adattamento e la mitigazione ai cambiamenti climatici».
«Verona e l’Alta Velocità: stato di avanzamento lavori e tempistiche» è stata la relazione di Ivan Baroncioni di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. – Direzione Investimenti.
RFI evidenzia la centralità di Verona nello sviluppo dell’Alta Velocità ferroviaria nell’ambito del territorio. Le nuove tratte Brescia Est – Verona e Verona-Bivio Vicenza, in corso di realizzazione, e gli interventi per l’ingresso delle stesse nel Nodo di Verona, consentiranno di ottenere, oltre ad un collegamento più veloce di Verona con Milano e Venezia, anche un aumento della capacità e della regolarità dei flussi ferroviari.