Si doveva chiudere tutto?
Dopo l’intervento di ieri, a seguito dell’avvenuta consegna dei verbali da parte della Presidenza del Consiglio agli avvocati della Fondazione Luigi Einaudi, abbiamo sentito l’Avv. Andrea Sartori Presidente del Triveneto di Confimitalia
Avvocato Sartori la novità è la desecretazione, avete avuto tempo di leggere i verbali, cosa ne pensa?
Per quanto mi consta ho letto i verbali pubblicati, ringrazio la Fondazione Luigi Einaudi e i colleghi per il lavoro profuso, ma rilevo che in nessuno di essi i è l’indicazione di una necessità di chiudere tutto, non ci sono indicazioni da parte del Comitato per una chiusura totale. Ci sono indicazioni per delle attività di controllo, monitoraggio e intervento diversificate in ragione della situazione specifica di alcune zone d’Italia.
Quindi se si comprende la sua risposta, il blocco totale, o in inglese lockdown, non era né previsto, né sollecitato?
Esatto! Non ci sono indicazioni in questo senso, né l’analisi dei verbali lo fa trasparire. Vi sono, come detto specificazioni in prevenzione. Per esempio l’uso delle mascherine è consigliato a chi può ritenersi affetto e diffondere il virus. Ci sono anche le analisi delle differenti tipologie e i consigli, sempre in prevenzione.
A leggere i verbali cosa si ricava?
Tra le cose che si rilevano, è che per esempio ci sono i consigli (alcuni scontati) su come trattare i figli a casa e tra questi ci sono anche i consigli sul tempo libero e sull’attività ricreativa all’aperto, cosa che poi è stata negata.
Sarà contento che finalmente c’è stata la pubblicazione
Guardi, a dire il vero nella richiesta da noi svolta, e dico noi perché ho avuto un collaboratore d’eccezione nel collega Filippo Borelli, ci sono delle richieste più approfondite che riguardano anche i verbali sulla realizzazione della zona rossa, e sui dati medici che attendevano alla successiva necessità di chiusura.
A leggere tutti i verbali, però non si evince né il perchéP della mancanza della realizzazione della zona rossa, né quali siano i dati da cui si è realizzato che necessitasse chiudere tutto.
Anzi, dalla lettura del verbale n. 49 i dati di diffusione sono già in calo a marzo.
Quindi?
Quindi non c’è chiarezza e attendiamo che ci siano consegnati quelli che abbiamo richiesto, quelli del 2, 3 e 4 marzo citati nel DPCM del 4.3.2020, non siamo figli di un Dio minore, siamo un’associazione di categoria che rappresenta interessi diffusi su tutto il territorio nazionale. Vi faremo sapere se saremo così fortunati da ottenere i verbali prima della decisione definitiva del Consiglio di Stato, che per inciso ha già aperto la porta alla concessione.
Grazie all’Avv. Andrea Sartori Presidente Triveneto di Confimitalia