“Con una catastrofe economica dietro l’angolo, chiedere la flessibilità all’Europa non è sufficiente: servono interventi finanziari diretti per tamponare le difficoltà delle aziende del Nord, da cui deriva il 40% del PiL italiano“.
Questo l’avvertimento dell’europarlamentare della Lega Paolo Borchia, a margine della presentazione di un’interrogazione alla Commissione europea.
“In attesa dei dati definitivi sui danni subiti dall’economia veneta – prosegue Borchia – ho chiesto alla Commissione europea di includere l’epidemia del COVID-19 tra le catastrofi naturali, così come è previsto nel regolamento europeo“.
Una definizione che è legalmente vincolante per rendere possibile l’erogazione del Fondo di Solidarietà. “Con una flessione del PiL del Veneto stimata ad un probabile 10%, conclude Borchia, mi auguro che la Commissione non ricorra a tecnicismi e garantisca alle Regioni colpite dall’epidemia la tutela a cui hanno legalmente diritto secondo gli strumenti normativi già in vigore”.