Aeroporto Catullo – Balle Spaziali

 

 

Il vuoto cosmico

Oggi 3 giugno 2020, come ampiamente comunicato, non c’è alcuna attività nel Catullo.

Nel giornale cittadino di ieri, il Presidente Arena, che ha dichiarato di assistere come Presidente di Confcommercio più di 7700 aziende veronesi, ha spostato ancora più in la la ripartenza. (dal 18 giugno sembrerebbe)

Certamente alcuni paesi sono ancora fermi per il Covid-19, ma tutto il resto d’Europa, e non solo, viaggia sia per lavoro che per diletto. (Provate il link)

Nel Veneto sbarcano tutti a Venezia. Provare per credere.

Come anticipato KLM ha collegato la città lagunare con Amsterdam, volo che prima Transavia (società low cost di KLM) praticava da Verona, e che ripartirà non prima dei primi di luglio… ci si domanda perché, visto l’intervento del console Onorario Dott. Cunego relativo alla volontà dei sudditi olandesi di scendere sulle rive del lago di Garda.

Il Verona – Roma non c’è, ma come ampiamente indicato SAVE ha distribuito fidati card a tutti i politici, perché il Venezia – Roma va alla grande.

Volotea ha dichiarato di aver piazzato su Verona un volo in più, ma se non viene riempito partiranno tutti in pullman alla volta di …. Venezia.

Qualsiasi volo cerchiate con partenza Verona vede come prime date i primi di luglio.

Gli strepiti e gli urli dei politici cittadini rimbalzano sullo scudo del Cavalier Don Chisciotte Marchi, e sulla panza di Sancho Presidente. Chissà che non li infilzino con qualche provvedimento collettivo.

Sarebbe ora che tutto il territorio si scrollasse di dosso l’apatia e la paura di agire, svelando fino in fondo tutte le balle che hanno avvolto il Catullo dal 2014 ad oggi. Sei anni di nulla, gli sbandierati investimenti altro non sono che l’acquisto di quote per 23 milioni versati da SAVE e basta. Il resto sono quattrini spesi dalla società di gestione, e quindi non da SAVE, per le manutenzioni ordinarie.

I bilanci in positivo godono delle riserve che erano state accantonate nel periodo antecedente al 2014, e della prescrizione di oltre 20 milioni di debito verso l’INPS… Oltre al favore di qualche causa conclusa positivamente.

Resta in piedi il debito annuale nella gestione di Brescia Montichiari circa 8 milioni, e quello più sostanzioso con ENAV per la gestione dell’assistenza al volo come da sentenza passata in giudicato per più di 20 milioni.

Deutsche Bank ha finito i fondi da investire nella voragine SAVE, e sicuramente non ne ha da investire a Verona e sicuramente nemmeno a Brescia, però insiste nel tenere con la testa schiacciata per terra il Catullo, e lo fa per il tramite del Cavaliere che ben si staglia nella veste di fustigatore.

Cos’ha fatto SAVE? Si è portata via i voli, ha spostato uffici a Venezia (nel senso che le attività sono gestite da remoto, anticipando lo smart working…) compresa la programmazione dei voli e si vede.

Ora diversi scenari si aprono:

1) i soci si inginocchiano dal Cavaliere fresco di nomina e con il cappello in mano raccolgono le briciole del “Progetto Romeo” Master Plan ormai obsoleto;

2) i soci si “descantano” e iniziano a prendere a sassate il Cavaliere e le di lui banche per metterle alla porta lanciando una proposta di investimenti possibili, come quelli degli australiani (600 milioni per le due aerostazioni boicottati da Riello e Sboarina), o come quello dei Canadesi (300 milioni solo per Verona in una prima fase) che si sono recentemente affacciati;

3) tutto si congela e prende forma un movimento di liberazione del Catullo (MLC) che fa il palliatone a Cavalieri, banche, soci e tutti quelli che si sono addormentati o arricchiti con il Catullo, riprendendo le redini del controllo pubblico.

Ora come diceva Mike Bongiorno: Quale busta vuole? la uno, la due, o la treee?

Che sia giunto il momento di un bel sondaggio su cosa vogliono i lettori?

#catullolibero #andateacasa

Gerardo Grote