“Considerato che siamo in periodo di nomine e candidature, occorrerà proporre il giovane giurista Andrea Bacciga a superconsulente della Procura della Repubblica di Verona. Se è vero, come dice, che nei cori nazisti del Bentegodi non c’è alcuna traccia di reato, sarà opportuno avvertire il nuovo procuratore capo Angela Barbaglio – che sulla vicenda ha invece fatto partire un’inchiesta per razzismo – che sta per prendere un granchio”.
Così Michele Bertacco, che poi rincara la dose:
“Qualora, invece, la maggioranza di destra decida di tenerselo in Consiglio, dove è arrivato in virtù del consueto scorrimento delle liste, qualcuno gli dovrà spiegare che i consiglieri comunali non sono chiamati a somministrare la giustizia ma ad amministrare la città, e se non riesce a vedere il danno d’immagine arrecato dalle pubbliche lodi a Hitler ed Hess, la giunta, e di conseguenza la città, hanno un grosso problema”.
Quindi, con una punta di sarcasmo, il consigliere comunale commenta:
“Come temevamo, la mozione sui cori nazisti al Bentegodi ha fatto subito emergere il lato oscuro della maggioranza di Federico Sboarina. Le dichiarazioni di Vito Comencini contro la Rivoluzione francese ci fanno quasi rimpiangere la presenza di Enrico Corsi il quale almeno stava alla larga da giudizi storici così impegnativi e non negherebbe mai un “bicchiere” nemmeno al primo degli atei razionalisti”.
Per poi concludere:
“Non dispero che la maggioranza riesca a salvare in corner la faccia propria e quella dell’intero consiglio comunale convergendo a settembre su un testo di condanna condiviso. La maggioranza dei capigruppo ha dato prova di volontà tenuto conto che la mozione stava bene attenta a non fare di tutta l’erba un fascio, riconoscendo il lavoro della società Hellas Verona per affrancarsi dalle manifestazione inaccettabili di una parte del tifo e distinguendo tra tifosi e tifosi. Di sicuro vigilerò su future concessioni e contributi alle frange di sedicenti tifosi e riproporrò la questione a tempo debito. Quanto emerge finora è che la maggioranza che sostiene il nuovo Sindaco e tutt’altro che unita”.
A stretto giro di posta la replica del consigliere di maggioranza Andrea Bacciga, quasi divertito per aver centrato il bersaglio.
“Noto che Bertucco se l’è presa parecchio. Non avrei mai pensato che nonostante la decennale esperienza politica potesse essere così permaloso. Ribadisco che non vedo alcun reato ma che se qualcun altro lo vede, che ci dica chiaramente cosa si configura. Purtroppo per Bertucco, non rispondere è abbastanza sintomatico”.
Bacciga punta poi il dito contro l’ex pd rammentandogli “quanto sia inappropriato e inaccettabile, sotto il profilo del diritto, che un ente avente funzione amministrativa, chieda a un magistrato o agli inquirenti di “agire con il massimo rigore”.
“Forse che Bertucco volesse sottintendere che solitamente gli inquirenti non agiscono con rigore? Oppure che se ci fosse reato devono adottare una linea particolarmente pesante, perché sono “tifosi del Verona”?!” -chiede con tono canzonatorio l’esponente della Lista Battiti.
“Nel nostro Stato di Diritto – chiarisce quasi didatticamente Bacciga – invocazioni di questo tipo non possono essere accettate, poiché vige la separazione dei poteri, e la Magistratura deve restare, come previsto dalla Carta Suprema, imparziale e indipendente”.
“La pena esemplare e il massimo rigore sono termini anti democratici e totalitari, che portano a memoria questa frase: punirne uno per educare cento. Che Bertucco sia di scuola Mao Tse Tung?” – conclude sibillinamente il consigliere sboariniano Andrea Bacciga.