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“Caso Cibo”; acquisìta (finalmente) la rilevanza nazionale, i consiglieri della Lega scaligera hanno presentato una mozione di condanna nei confronti dei messaggi di odio e violenza del “protagonista” di questa vicenda, Pier Paolo Spinazzè (in arte “Cibo”).
Alla conferenza stampa di presentazione di questa mattina sono intervenuti il presidente della Commissione Politiche Giovanili Andrea Velardi, il capogruppo della Lega Anna Grassi e i consiglieri Laura Bocchi, Vito Comencini, Thomas Laperna, Roberto Simeoni, Paolo Rossi e Alberto Zelger.
“Abbiamo deciso di presentare questa mozione con cui impegniamo l’amministrazione a prendere le distanza dai messaggi di odio e di violenza pubblicati sui social network e recentemente emersi da un’inchiesta ancora in corso“.
“Chiediamo inoltre, prosegue il comunicato, che venga dato pubblico responso delle indagini in corso in quanto il caso della bomba carta ha recato un procurato allarme senza averne prove. Attraverso la sua costante battaglia mediatica politica ha nuovamente infangato e danneggiato Verona come una città intollerante e razzista: falso!
Lo abbiamo dimostrato numerose volte in Consiglio Comunale votando mozioni e documenti con cui si chiedeva una maggiore sensibilità nei confronti di quei temi che vanno contro la dignità dell’uomo, soprattutto quando è preso d’esempio da una parte politica ed è invitato a parlare con i ragazzi delle scuole“.
“Ne abbiamo fatto un caso politico – concludono i consiglieri leghisti – perché è stato lui il primo a farne un caso politico attaccando quotidianamente la Lega e Matteo Salvini: ci dipingono come fomentatori di odio quando in realtà siamo noi le vittime dell’odio. Nel momento in cui vengono toccati temi quali la democrazia e il rispetto è opportuno che intervenga anche la politica e noi chiediamo solo la verità!”