Con lo slogan “bastaunsì” il Partito Democratico e i Comitati per il “Sì”, che stanno nascendo proprio in questi giorni, stanno raccogliendo le firme di appoggio al Referendum Costituzionale previsto nel mese di ottobre. La Legge di Riforma, che porta il nome della presentatrice Maria Elena Boschi, verrà comunque sottoposta a Referendum confermativo come previsto dalla Costituzione, ma, anche se la raccolta di firme non è indispensabile, il premier Renzi l’ha chiesta come ulteriore sforzo a conferma della volontà popolare di cambiamento e di semplificazione di uno Stato farraginoso e inconcludente.
Le argomentazioni portate dai promotori sono semplici: come si fa a dire NO al taglio di 315 stipendi parlamentari, all’abolizione delle province, all’abolizione del CNEL, al taglio degli stipendi degli amministratori regionali e alla semplificazione dell’iter legislativo? Quindi l’invito a sottoscrivere la richiesta e successivamente confermarla con il voto.
La sottoscrizione è partita il 21 maggio e c’è tempo fino al 20 giugno per firmare e lo si potrà fare solo in presenza di un convalidatore abilitato (consigliere comunale ad esempio), occorre essere muniti di un documento di identità e la firma la possono apporre i cittadini italiani che hanno diritto a votare per le elezioni politiche; gazebo saranno allestiti presso tutti i mercati settimanali e nei giorni festivi presso tutte le principali piazze di città e provincia.
