Continua il bronx ai Bastioni Città di Nimes: arrestati marocchino e rumeno per rapina e tentato furto.

 
 

In tutto sono due gli arresti effettuati, nella giornata di ieri, dagli agenti della Polizia di Stato scaligera.

In manette sono finiti B.A., cittadino marocchino di 17 anni, e C.A., trentatreenne originario della Romania, rispettivamente arrestati per i reati di tentata rapina e tentato furto aggravato.

Entrambi sono stati intercettati, nei pressi di Circonvallazione Oriani, a seguito di due diverse segnalazioni al numero per le emergenze 113.

I CASO: UNA PERICOLOSA PASSEGGIATA.

La prima richiesta di intervento è giunta, alla Centrale Operativa della Questura di Verona, intorno alle ore 11.40.

Nello specifico, un diciottenne veronese riferiva agli agenti di aver appena subito un tentativo di rapina. Secondo quanto riportato, anche in sede di successiva denuncia, il giovane, mentre passeggiava all’interno dell’area dei Bastioni, era stato avvicinato da un ragazzo extracomunitario che, con atteggiamento aggressivo, gli aveva chiesto del denaro, minacciandolo con un coltello a serramanico.

La vittima dichiarava, poi, ai poliziotti, di aver estratto dalla tasca una bomboletta di spray urticante, con l’intento di spaventare l’aggressore, senza riuscire, tuttavia, con quel gesto, a farlo desistere.

Quest’ultimo, infatti, avrebbe, a quel punto, preso, da un cestino poco distante, una bottiglia di vetro e l’avrebbe lanciata contro il malcapitato, fortunatamente senza riuscire a colpirlo.

Temendo per la propria incolumità, il giovane ha immediatamente chiamato la Polizia che, grazie alle informazioni e alle dettagliate descrizioni raccolte, è riuscita, in brevissimo tempo, ad intercettare l’aggressore in piazza XXV aprile.

Il giovane, che alla vista della pattuglia ha tentato di raggiungere la zona di partenza degli autobus per far perdere le proprie tracce, è stato arrestato per il reato di tentata rapina aggravata ed accompagnato presso gli Uffici della Questura. A seguito degli accertamenti di rito, il diciassettenne è stato tradotto, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Venezia, nel carcere minorile di Treviso.

II CASO: IL CHIOSCO NEL TUBO.

La seconda segnalazione è pervenuta, invece, intorno alle 4.00 del mattino, da parte di un cittadino straniero. Quest’ultimo riferiva di un furto in corso presso un bar sito nei pressi dell’intersezione stradale tra Corso Porta Nuova e Circonvallazione Oriani.

Gli agenti delle volanti, raggiunto il luogo indicato, hanno preso contatto con i denunciante che ha indicato il chiosco dove il tentativo di furto si stava verificando.

Gli operatori di Polizia, avvicinatisi immediatamente per verificare la veridicità delle dichiarazioni raccolte, hanno notato una persona intenta ad armeggiare, con un tubo di metallo, sulle inferriate d’ingresso del bar e, non avendo dubbi sulle intenzioni del delinquente, si sono precipitati nella sua direzione.

L’uomo, vistosi scoperto, ha tentato di fuggire, dapprima scavalcando la recinzione perimetrale del chiosco, per poi dirigersi in direzione del terrapieno dei bastioni. C.A. è stato raggiunto e bloccato, dopo pochi minuti di inseguimento, all’interno dell’area verde, e tratto in arresto per il reato di tentato furto aggravato.

Le indagini effettuate in seguito, hanno consentito di appurare che il cittadino straniero, dopo aver scavalcato la recinzione per raggiungere il chiosco, si era avvicinato alla porta di ingresso, aveva infranto il vetro della porta e, utilizzando un tubo di metallo di circa 180 cm di lunghezza, aveva tentato di piegare le inferriare che proteggevano l’entrata, al fine di poter guadagnare l’accesso al locale.

L’arrestato, riconosciuto dal testimone che aveva chiesto l’intervento della Polizia, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura, in attesa del rito direttissimo previsto per la mattinata odierna.

Dopo la convalida dell’arresto, il giudice ha disposto, nei confronti di C.A.,  la misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria e rinviato l’udienza al prossimo 19 settembre.

 
 

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