Sono stati consegnati nel pomeriggio di ieri in Gran Guardia i Premi Cangrande, i riconoscimenti riservati agli atleti e agli sportivi che nel 2020, o nel corso della loro carriera, hanno conseguito prestigiosi risultati.
A vincere il “Premio Cangrande d’Oro 2021” è stato l’Hellas Verona, squadra che rappresenta la città in serie A e che, durante l’anno caratterizzato dalla pandemia, si è contraddistinta per i successi raggiunti.
Gli altri Premi Cangrande sono stati assegnati a Misha Palazzo, Giada Pozzato, Vittorio Bissaro, Alessio Corradini e Nicolò Casale, all’Ufficio Scolastico provinciale Educazione Fisica (Premio Cangrande Scuola), all’Associazione “Tennis per tutti” Valentina Tezza e Associazione Buster Basket (Premio Cangrande Sociale nello Sport), Luigi Fresco (Premio Cangrande Allenatore Sportivo), Adriano Baso, Tiziano Begal, Gaetano Dalla Pria, Andrea Bonomini e Alfonso Sonato (Premio Cangrande Dirigente Sportivo), SSD Audace Calcio a 5 e AC Hellas Verona 1903 calcio a 5 (Premio Cangrande Squadra), Pastificio Avesani (Premio Cangrande Sponsor), Andrea Nocini (Premio Cangrande Giornalista Sportivo) e Giuseppe Zanoncelli (Premio Cangrande Carriera Sportiva).
Prima della cerimonia è stato consegnato un riconoscimento ai partecipanti a Tokyo 2020, gli atleti paralimpici Federico Falco, Stefano Raimondi, Xenia e Misha Palazzo, i tecnici Marcello Rigamonti, Mattia Cambi, Luca Zenti e gli atleti olimpici Clara Guerra, Chiara Consolini e Giacomo Fantoni.
All’evento sono intervenuti il sindaco Federico Sboarina, l’assessore allo Sport Filippo Rando, l’assessore al Decentramento Marco Padovani e l’assessore ai Servizi Demografici Stefano Bianchini più altri rappresentanti del mondo sportivo scaligero.
“E’ un momento sicuramente particolare, perché diamo un riconoscimento allo sport in un anno durante il quale fondamentalmente non c’è stato – ha affermato il sindaco Sboarina –. Però abbiamo voluto farlo lo stesso perché lo sport è comunque sempre stato nel nostro cuore, non guardandolo praticare in stadi deserti, ma perché la voglia di tornare a praticarlo è sempre stata forte. Questo evento è dunque un passaggio simbolico, il simbolo di più riconoscimenti che la città di Verona dà al mondo dello sport per sottolineare che il Covid è stata una parentesi che ci ha sospeso, ma mai fermato. Purtroppo stare fermi è stata una grossa mancanza per i nostri giovani, per questo il disagio giovanile è un argomento sul quale sto lavorando molto perché ha coinvolto tanti giovani. Tanti miei coetanei, da ragazzi, si sono salvati evitando di entrare in situazioni di rischio grazie alla presenza di allenatori, società e oratori, e i ragazzi di oggi devono tornare a praticarlo”.
“Devo ringraziare tutto il mondo sportivo, che oggi può tornare a festeggiare – ha detto l’assessore Rando -. Il 2020 è stato un anno difficile, quindi è giusto trascorrere questo momento di festa lasciando fuori ogni motivo e ogni questione che non riguardano lo sport praticato”.