Tutto in famiglia. Ah no.
“Verona – dichiara Mauro Bonato, consigliere comunale Lega – non aveva la necessità di ospitare un convegno simile. È mai possibile che la nostra comunità che ha celebrato “Verona città a favore della vita” possa permettere che prendano parola persone che sono solite esprimersi con toni a dir poco agghiaccianti.
A parte l’imbarazzante querelle sul patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri – continua Bonato – se voleva fare un convegno tra i suoi doveva usare solo il logo del suo ministero e basta senza coinvolgere l’intero governo.
Siamo molto distanti dai tempi in cui questa città aveva un ministro, un vero ministro a servizio dei suoi cittadini, Guido Gonella.
“Ritengo che tra vent’anni, quando sarò vecchio, se verranno scritte delle pagine di storia Lorenzo Fontana verrà citato ben poco visto che è un ministro che interpreta il vangelo a suo uso (mi riferisco all’interpretazione su “ama il tuo prossimo“) già smentito dal giornale dei vescovi e sulle sue dichiarazioni sulle famiglie miste (dichiarazioni dello scorso luglio) e che a Pontida ha citato San Pio X, tralasciando tutti i pontefici successivi come, se il veneto Papa Luciani, San Giovanni Paolo II e papa Francesco, non fossero mai esistiti”.
Ritengo assolutamente imbarazzante che il comune di Verona sia tra gli organizzatori di questo Convegno.
“Ieri, a seguito di una domanda di attualità siamo venuti a sapere che non solo il WCF è un attacco ai diritti civili e alla libertà di scelta delle donne, la massima espressione della discriminazione come metodo politico ma sarà anche un salatissimo costo per i cittadini veronesi: gratuità per 5 giorni di tutta la Gran Guardia, affissioni, vigili urbani per la marcia di domenica. questa l’unica certezza sui costi del convegno, a carico dei veronesi, mentre regna la più totale opacità sui finanziatori“.
Rimane da capire – prosegue Ferrari – come un’amministrazione possa permettersi di co-organizzare un congresso che definisce l’omosessualità un crimine e la libertà delle donne un atto di insubordinazione. Vergognoso che le istituzioni si schierino accanto a chi, di fatto, offende e attacca con violenza una parte dei cittadini, oltre che la nostra cultura giuridica”.
Migliaia di giovani oggi in corteo per difendere l’ambiente.
È facile capire quanto l’amministrazione attuale sia vicina a ciò che chiede il popolo“.