Conferimento di strutture operative di Agec in Agsm: in Consiglio manca il numero legale

 
 

Nulla di fatto nel Consiglio comunale di questa sera, i cui lavori si sono conclusi alle 20.30, per mancanza del numero legale (17 consiglieri presenti), durante l’esame della relazione dei risultati conseguiti dal Comune di Verona con il Piano di razionalizzazione anno 2015 delle società e partecipazioni societarie direttamente ed indirettamente possedute, approvato dall’aula consiliare nel settembre dello scorso anno. 
Durante l’illustrazione all’aula l’assessore alle Aziende Partecipate Enrico Toffali ha sottolineato come “si tratta di un atto dovuto, che impone all’Ente la trasmissione alla Corte dei Conti Sezione Regione di controllo per il Veneto una relazione sui risultati conseguiti con l’applicazione del Piano che, richiama il processo di riorganizzazione e di razionalizzazione delle società partecipate del Comune, volto al raggiungimento dell’obiettivo di ottimizzazione delle stesse e del conseguimento di risparmi di spesa”. 

Tra i principali punti dell’elaborato, per quanto riguarda le riorganizzazioni societarie, ancora in fase di studio l’operazione di conferimento di strutture operative dell’Azienda Speciale Agec in Agsm Verona Spa. Conclusa, invece, l’operazione di fusione di Agsm Trasmissione Srl in Agsm Distribuzione Spa. L’operazione ha portato ad un risparmi di spesa annuo pari a 12 mila euro corrispondenti al compenso dell’amministrazione Unico di Agsm Trasmissioni. In fase di completamento il processo di cessione di Immobiliare Magazzini Srl. In materia di contenimento dei costi di funzionamento delle società, i risparmi annuo conseguito sui compensi degli Amministratori degli organismi partecipati dal Comune è pari a circa 177 mila euro, di cui 114 mila per società e 63 mila per altri organismi partecipati. 

Critico il capogruppo Pd Michele Bertucco che, nel suo intervento per relazione di minoranza, ha sottolineato “il forte ritardo del Comune nella costruzione di un holding di gestione complessiva, un punto che si trascina ormai da anni senza trovare effettiva concretizzazione. Senza via di rapida soluzione, invece, la realizzazione di un accordo tra Comune e Provincia per la gestione del servizio di trasporto pubblico urbano. Preoccupa, infine, il futuro della Fondazione Arena, una risorsa essenziale per la cultura e l’economia di Verona, che richiede di arrivare quanto prima ad una soluzione fattiva per i lavoratori e per l’intera struttura”.

 
 

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