La conferenza Stato-Città, riunita ieri 27 febbraio al Ministero dell’Interno, ha dato parere favorevole allo slittamento al 30 aprile dell’approvazione per gli Enti Locali (Comuni, Province, Città metropolitane) dei bilanci di previsione 2020.
La decisione, presa “fuori sacco” rispetto agli argomenti posti all’ordine del giorno, è utile a quelle amministrazioni che stanno ancora cercando “la quadra” rispetto alle molte incognite di quest’anno legate in particolar modo, alle novità tributarie.
Inoltre il differimento del termine, a differenza del passato, entro il quale approvare il bilancio preventivo ha un effetto importante rispetto la scadenza entro i quali aggiornare i regolamenti comunali, operazione che quest’anno è diventata obbligatoria a causa delle nuove regole della riforma del Fisco locale (riscossione in primis) introdotta dalla Legge di Bilancio 2020 (qui nostro articolo). Quindi per quanto riguarda le “piccole imposte” (imposta della pubblicità, occupazione del suolo pubblico, …,) le amministrazioni locali avranno la possibilità di un “extra time” nel caso volessero (dovessero) ritoccarle.
Il beneficio del maggiore tempo, dal 28 febbraio al 31 marzo, riguarda inoltre anche la dichiarazione che i Comuni devono inviare all’ARERA relativamente al contributo da versare, pari allo 0,3 per mille dei ricavi dei bilanci dell’anno 2017.
Alberto Speciale