Dipinti e sculture, ma anche fotografie e vecchie cartelle cliniche, laboratori e teatro, per ricordare i 40 anni dalla Legge Basaglia che ha portato alla chiusura dei manicomi, anche a Verona.
Verrà inaugurata dopodomani, venerdì 2 novembre, alle ore 17, in sala Birolli, la mostra “Oltre la malattia mentale: vivere la cittadinanza”. L’esposizione sarà accompagnata da laboratori e spettacoli che puntano a testimoniare l’importanza di un percorso che ha ridato dignità al malato mentale.
Le opere rimarranno esposte dal 2 al 7 novembre, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.
L’evento è organizzato dall’associazione Self Help, con la collaborazione della 1a Circoscrizione del Comune di Verona.
La mostra prevede diverse sezioni. Da un lato quadri, disegni e sculture di artisti veronesi e del gruppo Arte dell’associazione Self Help, che da 25 anni si occupa di dare supporto a persone con fragilità; dall’altra, foto raccolte da associazioni scaligere e vecchie cartelle cliniche dell’ospedale psichiatrico veronese San Giacomo di Tomba.
Numerosi saranno anche gli eventi correlati alla mostra, che si terranno in sala Birolli. Sabato 3 novembre alle 16.30 andrà in scena lo spettacolo teatrale del gruppo di Self Help “La Pel D’Oca”; domenica 4 novembre, alle 16, il pubblico potrà partecipare al laboratorio artistico “RitrovARTI”; lunedì 5, alle 15.30, altro laboratorio, questa volta di acquerello con l’artista Marilena Garofalo; martedì 6, alle 14, attività di gruppo “colori, creatività, relazioni”. Infine, mercoledì 7 novembre, alle 17, si terrà la tavola rotonda sul tema “Utopia Possibile”, riflessione su come liberare chi soffre di disturbi psichici dall’etichetta di malato mentale. Parteciperanno il docente di psichiatria Lorenzo Burti e il fondatore e direttore di Self Help Paolo Vanzini.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero e gratuito.
L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Barbieri dal presidente della 1a Circoscrizione Giuliano Occhipinti, insieme al rappresentante di Self Help Ernesto Guerriero. Erano presenti lo studioso Renato Fianco e l’artista Marilena Garofalo.
“Si tratta di iniziative che l’associazione Self Help porta avanti da anni sul nostro territorio, con attenzione e dedizione, per promuovere la dignità delle persone con fragilità – ha detto Occhipinti -. Gli eventi e la mostra che si terranno in sala Birolli sono un esempio concreto di come l’espressione artistica può essere uno strumento terapeutico per chi soffre di disturbi mentali, oltre che un aiuto per abbattere i pregiudizi che ancora oggi esistono nei confronti di queste persone”.