Con Falzi, Verona Domani entra in consiglio provinciale

 
 

Verona Domani entra in consiglio provinciale e farà parte del gruppo di maggioranza che sostiene il presidente Scalzotto. Non è un debutto per il movimento di centrodestra fondato nel 2014 dal consigliere regionale Stefano Casali e dal presidente del Consorzio Zai Matteo Gasparato, in quanto già presente nel recente passato con diversi suoi esponenti a Palazzo Scaligero. Il neoconsigliere provinciale eletto nei giorni scorsi tra le fila di Verona Domani sarà Sergio Falzi, attuale consigliere comunale a Castel d’Azzano.

“La mia presenza in lista per le elezioni provinciali nasce da un lavoro di squadra iniziato circa un paio d’anni fa con la nascita del gruppo consiliare Castel d’Azzano Domani – commenta Falzi –  Un percorso che ha avuto nel civismo e nella vicinanza al territorio i suoi punti di riferimento. La mia elezione rappresenta quindi da un lato la fiducia nel mio operato da parte degli altri amministratori della provincia, dall’altro il proseguimento di questa collaborazione con i partiti del centrodestra, in particolare con la Lega, nell’esclusivo interesse della collettività e per il bene dei nostri territori. Il fatto di essere in maggioranza in Provincia e tra i banchi dell’opposizione in Comune non rappresenterà un problema. La nostra, come abbiamo sempre ribadito è un’opposizione assolutamente costruttiva e propositiva e la mia elezione nell’ente Provinciale costituirà la possibilità di aver un filo diretto tra le due amministrazioni. Da oggi Castel d’Azzano avrà maggiore peso nella geografia politica territoriale, mi farò personalmente portavoce presso gli uffici della Provincia delle esigenze dei cittadini castel d’azzanesi”.

Soddisfazione per l’elezione di Falzi è stata espressa da Stefano Casali: “Verona Domani si contraddistingue in tutta la provincia scaligera per la concretezza e la forte impronta civica dei suoi rappresentanti. I nostri amministratori sono infatti lontani da palazzi e giochi di potere, ma vivono quotidianamente i problemi delle loro realtà, cercando di venire incontro alle esigenze della collettività e dei loro territori”.

 
 

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