La migliore tesi di laurea su metodologie alternative alla sperimentazione animale sarà premiata con un premio del valore di 1500 euro messo a disposizione dal Comune.
Il bando sarà pubblicato a gennaio, potranno concorrere le tesi di laurea redatte dal 2015 al 2021 da studenti dei Corsi di laurea di Medicina o di Biotecnologie dell’Università di Verona, che saranno valutate da una commissione ad hoc composta da rappresentanti delle istituzioni e dell’ateneo veronese. Sarà premiata anche le tesi classificata seconda (mille euro).
Nonostante l’attività di ricerca scientifica effettuata dall’Università di Verona abbia sempre rispettato in modo rigoroso sia la normativa europea che la legislazione italiana, che pongono entrambe paletti precisi sull’utilizzo degli animali ai fini della sperimentazione, è forte ora la volontà di andare oltre il dettato normativo, cogliendo la sensibilità comune di una maggiore tutela animale.
L’obiettivo, che Comune e Ateneo intendono perseguire insieme, è quello di trovare un nuovo punto di equilibrio tra le necessità della ricerca e il rispetto del benessere animale, considerato anche che i mezzi alternativi all’uso di cavie animali in laboratorio ci sono e l’Università di Verona li sta già utilizzando.
“In questi tre anni il Comune ha raggiunto importanti risultati sul fronte della tutela e del rispetto degli esseri animali – ha detto il consigliere Bocchi -. E’ di pochi giorni fa l’approvazione da parte del Consiglio comunale della revisione del Regolamento per il benessere degli animali, un testo che introduce normative innovative che e fanno di Verona un esempio a livello italiano. Tra queste, vi è anche l’attenzione all’uso sperimentale degli animali ai fini della ricerca, una pratica che oggi trova il dissenso della maggior parte della popolazione e su cui il Comune intende sensibilizzare attraverso l’istituzione del premio di laurea ‘Animal free- per una ricerca sostenibile'”.
“Bene coinvolgere le nuove generazioni, che su questi temi sono ancora più attenti – ha detto il vice rettore Gottardi -. Su questo ambito di ricerca, è opportuno andare oltre il dettato normativo e spingere sempre di più verso l’innovazione, dalla quale arrivano risposte confortanti e alternative che possiamo già mettere in atto. I giovani su questo hanno una marcia in più, a noi il compito di spingerli verso le frontiere della responsabilità sociale”.