Commissione inchiesta sulla gestione emergenza sanitaria è legge. Via al Redde rationem?

 
 

E’ stato approvato in via definitiva dal Parlamento, divenendo la Legge n. 22 del 5 marzo 2024, il testo unificato delle proposte di legge (atti Camera 384446459-B) diretto ad istituire e disciplinare una Commissione parlamentare (bicamerale) di inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus SARS-CoV-2. Efficacia dal 28 marzo 2024


Il provvedimento, approvato  in prima lettura lo scorso 8 novembre dal Senato, che ha apportato alcune modifiche al testo approvato dalla Camera in prima lettura il 6 luglio 2023, è stato approvato senza modifiche in seconda lettura dalla Camera il 14 febbraio scorso e si compone di 7 articoli.

L’articolo 1 prevede l’istituzione, per la durata della XIX legislatura, di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus Sars-CoV-2 e sulle misure adottate per prevenire ed affrontare l’emergenza epidemiologica, con il compito di accertare le misure adottate per la prevenzione, il contrasto ed il contenimento dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus nel territorio nazionale, e di valutarne la prontezza, l’efficacia e la resilienza, anche al fine di fronteggiare una possibile e futura nuova pandemia di analoga portata e gravità; nel termine indicato la Commissione è tenuta a presentare alle Camere una relazione sulle attività di indagine svolte e sui risultati dell’inchiesta; sono ammesse relazioni di minoranza.

Ai sensi dell’articolo 2 si prevede che ne facciano parte quindici senatori e quindici deputati, nominati rispettivamente dal Presidente del Senato e dal Presidente della Camera, in proporzione al numero dei componenti dei gruppi parlamentari, assicurando comunque la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo esistente in almeno un ramo del Parlamento. I componenti sono nominati tenendo conto anche della specificità dei compiti assegnati alla Commissione.

compiti della Commissione sono definiti in modo puntuale dall’articolo 3 e riguardano:

  • lo svolgimento di indagini e la valutazione dell’efficacia, della tempestività e dei risultati  delle misure adottate dal Governo e dalle sue strutture di supporto al fine di  prevenzione, contrasto e riduzione della diffusione e l’impatto del SARS-CoV-2, e l’esame dei documenti, dei verbali di organi collegiali, degli scenari di previsione e dei piani sul contagio da SARS-CoV-2 da esso elaborati o sottoposti alla sua attenzione;
  • l’accertamento delle ragioni del mancato aggiornamento del Piano nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (c.d. Piano pandemico) redatto nel 2006, della mancata attivazione di quello allora vigente dopo la dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria internazionale  da parte dell’OMS il 30 gennaio 2020, e la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, di cui alla  Delibera del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020 , delle ragioni della sua mancata considerazione da parte degli organismi istituiti dal Governo, nonché l’accertamento dell’eventuale esistenza di un piano sanitario nazionale per il contrasto al Virus Sars-CoV-2, e le ragioni della sua mancata pubblicazione e divulgazione;
  • la verifica dei compiti e la valutazione dell’efficacia e dei risultati delle attività della task-force istituita presso il Ministero della salute il 22 gennaio 2020 incaricata di coordinare le iniziative in tema di Covid-19 e del Comitato tecnico-scientifico di cui all’ordinanza del Capo del dipartimento della Protezione civile n. 630 del 3 febbraio 2020, e degli altri organi, commissioni o comitati di supporto;
  • la verifica del rispetto da parte dello Stato italiano delle normative nazionali, europee ed internazionali in tema di emergenze epidemiologiche, compreso il regolamento sanitario internazionale adottato dalla 58° Assemblea mondiale della sanità il 23 maggio 2005 ed entrato in vigore il 15 giugno 2007, e delle conseguenze dell’eventuale mancata osservanza di essi nonché l’esame dei rapporti intercorsi tra le competenti autorità dello Stato italiano, gli organismi dell’Unione europea , e l’Organizzazione mondiale della sanità ai fini della gestione dell’emergenza epidemiologica a partire dal periodo pre-pandemico;
  • l’indagine sulle vicende relative al ritiro del rapporto sulla risposta dell’Italia al Covid-19 dopo la sua pubblicazione nel sito internet dell’ufficio regionale per l’Europa dell’OMS;
  • la valutazione della tempestività ed adeguatezza delle indicazioni e degli strumenti forniti dal Governo e dalle sue strutture di supporto alle Regioni e agli enti locali in ciascuna fase dell’emergenza pandemica;
  • la valutazione della tempestività e adeguatezza delle misure adottate sotto il profilo del potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale e delle dotazioni di esso, anche per quanto attiene alla quantità, qualità e prezzo dei dispositivi di protezione individuale, dei dispositivi medici e degli altri beni sanitari presenti immediatamente prima dell’emergenza pandemica e poi acquistati dal Governo e distribuiti alle regioni nel corso dell’emergenza;
  • la verifica sull’esistenza di eventuali carenze o ritardi nell’approvvigionamento dei beni citati al punto precedente, individuandone cause e responsabilità;
  • l’indagine su eventuali donazioni ed esportazioni di quantità di dispositivi di protezione individuale e altri beni utili per la protezione dai contagi, autorizzate o comunque verificatesi nella fase iniziale e durante la pandemia;
  • l’indagine su eventuali abusi, sprechi, irregolarità od illeciti sulle procedure di acquisto e la gestione delle risorse destinate al contenimento ed alla cura del Covid-19 da parte del Governo, delle sue strutture di supporto e del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19;
  • l’accertamento e la valutazione di alcuni specifici aspetti relativi alla gestione dell’emergenza Covid-19 da parte del Commissario straordinario, tra i quali, l’acquisto di dispositivi di protezione individuale prodotti in Cina per la spesa complessiva di 1,25 miliardi di euro e la corrispondenza di essi ai requisiti prescritti, la realizzazione dell’applicazione “Immuni”, la gestione della fase iniziale della campagna di vaccinazione, l’acquisto di banchi a rotelle da parte delle istituzioni scolastiche per assicurare il distanziamento tra gli alunni;
  • la valutazione delle misure di  contenimento adottate dal Governo nelle fasi iniziali e successive della pandemia e il profilo del loro adeguato fondamento scientifico, anche eventualmente attraverso la valutazione comparativa con la condotta seguita da altri Stati europei e con i risultati da essi conseguiti   e del rispetto dei diritti umani e delle libertà costituzionalmente garantite nell’applicazione delle stesse;
  • la valutazione dell’adeguatezza e proporzionalità delle misure adottate dal Governo per la prevenzione e gestione dei contagi in ambito scolastico;
  • la valutazione della tempestività ed efficacia delle informazioni fornite allo Stato italiano dall’Organizzazione mondiale della sanità e da altri organismi internazionali;
  • la verifica dell’efficacia, adeguatezza e congruità della comunicazione istituzionale e delle informazioni diffuse alla popolazione durante la pandemia e nel periodo immediatamente precedente e successivo;
  • la verifica dell’eventuale conflitto di interesse tra i componenti degli organi tecnici governativi, associazioni di categoria, case farmaceutiche;
  • la verifica dell’efficacia e della corrispondenza dei protocolli terapeutici alle linee guida contenute nel piano pandemico, soprattutto in relazione alla loro applicazione nelle terapie domiciliari e nelle cure ai soggetti più fragili;
  • l’indagine relativa agli acquisti delle dosi di vaccino destinate all’Italia nonché all’efficacia del piano vaccinale predisposto, anche con riguardo alla tempestiva vaccinazione delle categorie dei soggetti più fragili;
  • la verifica degli atti del processo di revisione continua (rolling review) sui vaccini anti SARS-CoV-2 e le decisioni in merito della Commissione Europea e dell’EMA precedenti alla autorizzazione all’uso del vaccino anti SARS-CoV-2;
  • la stima e la valutazione dell’incidenza, anche eventualmente attraverso la collaborazione con soggetti esterni, che i fatti e i comportamenti emersi  nel corso dell’inchiesta possono avere avuto sulla diffusione dei contagi, sui tassi di ricovero e di mortalità per COVID-19 nonché sugli eventi avversi e sindromi post vacciniche denunciate.

L’articolo 4 disciplina i poteri e i limiti della Commissione prevedendo che la Commissione procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria.

Limitatamente all’oggetto delle indagini di sua competenza, alla Commissione  non può essere opposto il segreto d’ufficio, né il segreto professionale o quello bancario mentre per il segreto di Stato si applicano le previsioni della L. n. 124/2007 ( Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto).
La Commissione si riunisce normalmente in seduta pubblica, ma ha la facoltà di riunirsi in seduta segreta qualora lo ritenga opportuno. Può avvalersi dell’opera di agenti e ufficiali della polizia giudiziaria nonché di magistrati collocati fuori ruolo e di tutte le collaborazioni che ritenga necessarie, di soggetti interni ed esterni all’amministrazione dello Stato.

Per il funzionamento della Commissione, è stabilito un limite di spesa pari a 100.000 euro per l’anno 2023 e di 300.000 euro per ciascuno degli anni successivi, a carico, in egual misura, dei bilanci interni del Senato e della Camera.

La domanda adesso è: potrà la politica dare una risposta definitiva laddove la magistratura non l’ha fatto?

Alberto Speciale

 
 
Alberto Speciale
Classe 1964. Ariete. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa, amante della trasparenza con un interesse appassionato, inesauribile, sfacciato, per i fatti degli uomini. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. "Sono responsabile di quel che scrivo non di quel che viene capito"

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