Il Comitato Opera Nostra intende rispondere alle dichiarazioni del sindaco Flavio Tosi apparse sul Tg Arena. Innanzitutto consigliamo allo stesso, per decadenza istituzionale, di fare un passo indietro per permettere al Commissario Fuertes, nominato dal ministero, di trarre in autonomia le proprie conclusioni. Rispetto alla “gestione privatistica” ricordiamo al sindaco che la legge inerente le fondazioni lirico-sinfoniche permette, ed anzi auspica, l’entrata di soci privati all’interno delle fondazioni stesse, con l’unico obbligo che la maggioranza della partecipazione resti pubblica. Ulteriormente, la Legge n. 106 del 29/07/2014 contiene il cosiddetto Artbomus che prevede la possibilità per i privati che investono nelle fondazioni liriche, di godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito d’imposta. Il coinvolgimento di nuovi soci-investitori spetterebbe alla dirigenza della Fondazione Arena, che, evidentemente, non è stata in grado, o non ha ritenuto necessario agire in questa direzione. Altra cosa è ciò che propone la “cordata” guidata dall’imprenditore Manni, il quale mira a creare una gestione privata dell’anfiteatro e dei relativi ricavi, lasciando a se stessa la Fondazione e cancellando i restanti nove mesi di programmazione al Teatro Filarmonico, con grave danno alla cittadinanza e all’indotto economico. Il sindaco esca dall’ambiguità e chiarisca finalmente quali delle due soluzioni indica quando parla di “gestione privatistica”.
Rispetto alle dichiarazioni che tentano di addossare la responsabilità dell’enorme buco di bilancio alle maestranze, siamo costretti a ricordare al sindaco che i lavoratori sono disponibili a fare sacrifici, ma solo se contemporaneamente vengono rimossi dal loro ruolo i veri responsabili del disastro, che identificati proprio nel presidente della Fondazione, e nel sovrintendente Girondini. La stessa parola dirigente indica la responsabilità di ciò che viene, o non viene fatto, sotto la sua direzione.
Sotto questo profilo vorremmo che il sindaco e il Consiglio di Indirizzo dessero risposte, ad esempio, sulla mancata chiusura delle società Verona Extra e del Museo della lirica, entrambe con bilanci fallimentari e che hanno contribuito in larga misura all’ammanco della Fondazione Arena.
Ricordiamo che la magistratura sta indagando su Verona Extra rispetto al depauperamento di risorse. Inoltre Fondazione Arena aveva stipulato un contratto per servizi di catering, riguardanti il Museo della Lirica con un’azienda, Vivenda, inquisita nell’indagine detta “Mafia capitale”….Altro che salario integrativo dei lavoratori!
COMITATO OPERA NOSTRA – Fondazione Arena Bene Comune