Cinquetti: “Le mie radici profonde sono in Lessinia”

 
 

La conquista del successo, giovanissima, con la vittoria a Sanremo nel 1964. I concerti che l’hanno portata a cantare sui palcoscenici del mondo. Il ritorno a casa, nel luogo delle sue «radici profonde»: quella Lessinia dove ha trascorso, a Cerro, parte dell’infanzia e della vita. 

Gigliola Cinquetti ha fatto sognare il pubblico del Film Festival della Lessinia, in corso fino a domenica a Bosco Chiesanuova. Sorridente, generosa nel raccontarsi alle numerose persone che ieri pomeriggio, 27 agosto, sono accorse nella Piazza del Festival per ascoltare la cantante, ospite speciale dell’incontro Parole Alte in dialogo con il direttore artistico della rassegna, Alessandro Anderloni. 

Le pagine del libro A volte si sogna(Rizzoli, 2023) sono state il punto di partenza di una narrazione sincera che ha ripercorso alcune emozionanti tappe della carriera dell’artista che è parte della storia della musica leggera italiana. Tra aneddoti e storie, curiosità e ricordi di passeggiate riempiendosi gli occhi della bellezza delle montagne scaligere. E canzoni intonate assieme ai presenti, compresa l’amatissima Non ho l’età

«Avere successo da giovane è molto complesso. Con il tempo ho imparato ad accettare le opinioni e le critiche. Ho imparato a essere una professionista», ha confidato Cinquetti. Per la sua luminosa carriera prova enorme riconoscenza: «È stata un’esperienza privilegiata», che l’ha fatta viaggiare e puntualmente la riportava a Cerro «dove mi conoscevano da quando ero nata. Sono davvero radici profonde quelle che ho in Lessinia». 

Lunedì pomeriggio, nell’ambito dei progetti che il Film Festival della Lessinia organizza in collaborazione con gli Istituti penitenziari di Venezia e Verona, la cantante è entrata nella Casa di reclusione femminile Giudecca per incontrare un gruppo di detenute. «Ho fatto del mio meglio, ho cercato di non disturbare e insieme di accogliere tutto quello che mi sarebbe stato detto e che avrei avuto modo di ascoltare. Sono state ore intensissime e faticosissime. Un contatto, anche fisico, che mi porto addosso come qualcosa di bello che continuerà ad accompagnarmi a lungo». 

Ingresso proiezioni: intero 6 euro; ridotto 4 euro. Fino al 1° settembre al Teatro Vittoria, in Piazza Marconi 35, dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 23tel. 045.7050789 o [email protected]. Biglietti on line: ticket.ffdl.it. Info e programma: www.ffdl.it.