Oggi pomeriggio nell’aula De Sandre dell’Ospedale di Borgo Roma, Carlo Patrono, docente di Farmacologia alla Scuola di Medicina dell’università Cattolica di Roma, ha tenuto la lectio magistralis “Cinquant’anni di ricerca sull’aspirina”. A Patrono è stato consegnato il Sigillo dell’ateneo per la qualità delle sue ricerche e per la collaborazione con l’ateneo scaligero nell’ambito della ricerca clinica e della didattica. Presenti i docenti dell’università di Verona Pietro Minuz, Roberto Leone, Cristiano Chiamulera, Gianluca Trifirò e Ugo Moretti che hanno organizzato il pomeriggio di studi.
Quest’anno vengono celebrati i 125 anni dalla prima sintesi industriale dell’acido acetilsalicilico Asa, “aspirina”, il capostipite della classe dei farmaci antinfiammatori non steroidei. Per oltre settant’anni è stato utilizzato come farmaco analgesico, antipiretico e antinfiammatorio senza che se ne conoscesse il meccanismo d’azione, scoperto e caratterizzato nei suoi più intimi dettagli molecolari negli anni 1971-75.
“Queste scoperte – ha spiegato Patrono nella sua lettura – hanno dato origine ad una seconda vita dell’Asa, caratterizzata da studi di Farmacologia clinica dell’attivazione e inibizione piastrinica, che hanno portato a ipotizzare che basse dosi di ASA potessero esercitare un effetto antitrombotico. I numerosi trial clinici indipendenti, realizzati con fondi pubblici negli ultimi decenni, hanno dimostrato che l’Asa a basse dosi è un farmaco salva vita nelle sindromi ischemiche acute, cardiache e cerebrali, ed è in grado di ridurre il rischio di infarto miocardico e ictus ischemico nel lungo termine, diventando il cardine della terapia antitrombotica in tutte le linee guida internazionali”.
Studi più recenti, ancora in corso, coordinati da Patrono hanno evidenziato l’efficacia dell’Asa a basso dosaggio anche nella prevenzione di alcune forme tumorali. In particolare, le sue ultime ricerche sono concentrate sullo studio dell’attivazione e dell’inibizione delle piastrine nel cancro colorettale.
Di lunga data il rapporto tra Patrono e l’università scaligera. Il farmacologo è stato membro del comitato scientifico della Scuola di dottorato in Scienze della Vita e della Salute, docente nell’ambito di master coordinati dalla Farmacologia di Verona, docente e direttore di corsi per giovani ricercatori dell’International School of Pharmacology “Giampaolo Velo”.
Numerose sono state anche le collaborazioni nell’ambito della ricerca scientifica tra i docenti dell’università di Verona, Patrono e suoi collaboratori nel campo della trombosi e della terapia antipiastrinica con aspirina, soggetto della lettura in programma.