Cibi in convenzione SSN e il consiglio del professionista

 
 

Una gamma di migliaia di prodotti in convenzione con il SSN e quindi a costo zero per il paziente, il consiglio del farmacista e un ambiente riservato. Sono questi i parametri dell’offerta in farmacia per gli alimenti senza glutine. Le persone affette da celiachia e i loro familiari da anni apprezzano la farmacia per l’approvvigionamento dei prodotti alimentari senza glutine perché trovano le risposte ai loro dubbi, assistenza, assortimento e riservatezza/privacy.La forza logistica della rete-farmacie garantisce, inoltre, la sicurezza anche sulle emergenze, ad esempio il ritiro immediato di prodotti per motivi di sicurezza grazie al sistema di allerta rapido e inoltre consente anche alla farmacia più remota di essere rifornita di qualsiasi prodotto entro 6 ore di tempo.

 

«Esistono due elementi importanti che legano la farmacia ai pazienti affetti da celiachia: uno riguarda disponibilità/consiglio/privacy all’interno della rete-farmacia e l’altro il contenimento della spesa pubblica – spiega Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona, l’Associazione dei titolari di farmacia -, attraverso l’invio alla Regione Veneto dei dati per il monitoraggio ed il controllo della spesa sanitaria. I buoni per i celiaci rientrano nella Assistenza Integrativa Regionale e il farmacista, attraverso l’apposizione delle fustelle dei prodotti consegnati e l’invio dei dati mensili di spesa collabora pienamente con il SSR affinché non vi siano “abusi” e sprechi, ma un reale monitoraggio a livello regionale. Federfarma Verona si è sempre battuta per questo controllo che è fondamentale per la verifica puntuale della spesa pubblica e indirettamente, attraverso il monitoraggio dei consumi, anche per la tutela della salute del paziente celiaco.

Ciascun paziente ha diritto ad una quantità di prodotti in base all’età (secondo uno studio ministeriale effettuato da nutrizionisti esperti in celiachia) che lui stesso può scegliere e ritirare in farmacia. Basta solo che consegni al farmacista i “buoni” assegnatigli precedentemente ed annualmente dal SSN, dopo che è stata effettuata una precisa diagnosi e certificazione della patologia.

In questo delicato ambito il farmacista svolge un ruolo professionale, dichiaratamente apprezzato dai pazienti, di rilevante valore non solo dal punto di vista psicologico, perché non è comunque facile all’inizio accettare con disinvoltura la notizia di dover cambiare il proprio regime alimentare, ma anche nella scelta dei prodotti, tutto grazie ai frequenti corsi di aggiornamento professionale in materia (corsi ECM, Educazione Continua in Medicina). Può accadere, infatti, che alcuni messaggi pubblicitari risultino fuorvianti per il consumatore e quindi in farmacia viene offerta la consulenza scientifica necessaria al consumo dei prodotti più sicuri e all’adozione di un corretto stile di vita. Inoltre in farmacia, potendo accedere a una vastissima gamma di prodotti, il paziente e i suoi familiari comprendono quanto si sia elevata negli ultimi anni la qualità della vita per le persone affette da celiachia. È inoltre di estrema importanza – conclude Bacchini – il costante contatto fra la Strutture sindacali di categoria delle Farmacie e l’Associazione di rappresentanza dei pazienti celiaci che ci permette un costruttivo confronto, fornendoci sempre maggiori informazioni utili a venire incontro, e se possibile a soddisfare, particolari esigenze che aiutano i pazienti a vivere meglio».

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here