Chiusura ZTL, la Lega si oppone

 
 

“Ancora una volta i cittadini veronesi devono subire un provvedimento calato dall’alto senza la minima condivisione, che porterà non si sa quale vantaggio e sicuri disagi.

Ci chiediamo che senso abbia chiudere le già ridotte fasce orarie di transito in ZTL, utili per tutti quei servizi necessari ai bisogni quotidiani di chi non ha il permesso di transito: in particolare come raggiungere i propri parenti, in molti casi anziani, il portargli la spesa, le piccole manutenzioni casalinghe e le attività commerciali diventeranno di fatto inraggiunbili dalle auto prive di permesso”.

Così Nicoló Zavarise, Luca Zanotto e Paolo Tosato.

“La volontà dell’amministrazione sembra avere il fine di dare una soluzione spot non si sa a quale esigenza prioritaria piuttosto che attuare un piano di gestione idoneo a risolvere le vere criticità dei cittadini. Gli interventi per l’incremento degli hub intorno alla cintura della ZTL attuati da questa giunta sono pari a zero, così come l’incremento dei parcheggi scsmbiatori o dei bus navetta per il trasporto pubblico. Tutti interventi contenuti nel PUMS ampiamente citato dalla giunta comunale ma mai realmente attuato secondo i crismi richiesti.

Senza contare che uno dei principali problemi del centro storico sono i centinaia di furgoni che transitano ogni giorno per scaricare le merci. Problema di difficile soluzione e incluso anch’esso nelle strategie del PUMS, ma astutamente schivato dall’amministrazione che preferisce rimanere inerte di fronte agli aspetti maggiormente difficoltosi.

In aggiunta, questo provvedimento arriva in un momento storico in cui la città è già ampiamente soffocata dai cantieri per il filobus. Usando il buon senso, meglio sarebbe stato attendere la realizzazione di quest’opera per permettere un migliore utilizzo del trasporto pubblico, invece che inibire l’utilizzo delle auto private sulla scorta di una guerra all’automobile iniziata da questa amministrazione fin dal suo insediamento.

Come per la ZTL pensata allo stadio, insomma, l’importante non è risolvere i problemi ma spostarli, piantando bandierine politiche del tutto ideologiche che non faranno altro che acuire i disagi che da due anni i veronesi stanno subendo a causa di scelte autoritarie e che piuttosto che pensare a risolvere i problemi dei cittadini li peggiorano dando sempre più il senso di una maggioranza inadeguata a gestire Verona”.