Chiude ‘l’ottima annata’ di Hostaria

 
 

“Sarà un’ottima annata” prometteva la decima edizione di Hostaria. E così è stato. Complice l’ottobrata che ha regalato un’ampia parentesi di clima mite, Hostaria Verona ha accolto i suoi visitatori per tre giorni all’insegna del bel tempo e delle degustazioni a cielo aperto. Quasi 400 le referenze vinicole che hanno caratterizzato l’edizione 2024. Sono stati oltre 25 mila i curiosi e gli appassionati che hanno affollato le piazze e le vie del centro storico “ridisegnate” per l’occasione tra stand wine&food, spazi a tema, palcoscenici e corner selfie. Tutti con l’iconico kit degustazione e i token che davano diritto ad assaggi di vino e di eccellente gastronomia, nel segno delle tipicità Made in Italy. Per un totale di 300 mila degustazioni. Numeri che disegnano e raccontano questa edizione straordinaria, che chiude il primo decennio della manifestazione, nata e cresciuta assieme alle persone, nel segno dell’inclusione. A partire dagli arredi in legno della Loggia Social e dei palchi principali che, quest’anno, sono stati realizzati dai detenuti della Casa Circondariale di Montorio attraverso il brand “Reverse”.

Estremamente vivace la vita “social” di Hostaria.Ben 24 mila gli utenti raggiunti solo dall’account Instagram “hostariavr” (+180% rispetto alla passata edizione). Oltre 600 le “storie” create e condivise dai visitatori, per lo più nella fascia d’età dai 35 ai 44 anni. Per quanto riguarda la sfera italiana, flussi ‘social’ principalmente veronesi ma anche, in ordine numerico, da Padova e Roma. E non è mancato l’alto interesse da Paesi lontani come Indonesia, Stati Uniti, India. Un mosaico di nazionalità che rispecchia quanto poi si è riversato in piazza. Sono state tantissime le persone straniere che si sono immerse nella convivialità scaligera, persino alcuni gruppi organizzati dalla Spagna partiti dalla penisola iberica per partecipare alla manifestazione.

Alessandro Medici, presidente Associazione Culturale Hostaria“Possiamo coralmente parlare di un grande successo che ci onora e ci dà la spinta a fare sempre meglio. Uno sforzo enorme per rendere la città di Verona la più grande osteria a cielo aperto del Veneto, e non solo considerati i numeri. Una manifestazione rispettosa della città. Ci piace trasmettere il messaggio di Hostaria come la festa della gente felice che ama  l’aggregazione e la bontà dello stare insieme. Abbiamo voluto festeggiare i dieci anni ma in realtà stiamo già pensando alla prossima edizione che dovrà continuare a soddisfare e stupire il pubblico”.

Un viaggio tra le eccellenze enogastronomiche italiane. A Verona, in questi tre giorni, erano presenti cantine dal Veneto al Friuli Venezia Giulia. E ancora Emilia Romagna, Abruzzo, Toscana e Salento. E poi gli otto Consorzi di tutela: Consorzio Tutela Vini Soave e Consorzio Tutela Lessini Durello, con decine di unità geografiche per il Soave e oltre trenta case dei Lessini Durello Doc; Consorzio Tutela Vino Custoza e Consorzio Tutela Chiaretto e Bardolino, con cinquanta vini, freschi, aromatici e di grande bevibilità. Consorzio Garda Doc, con 64 referenze, Consorzi Arcole e Vini Mantovani e Consorzio Lugana Doc che ha animato l’esclusiva location di quest’anno: Villa Brasavola de Massa in piazza Cittadella. E sul lato food, il Consorzio per la tutela del Formaggio Monte Veronese DOP con eventi e laboratori per grandi e piccini e le ‘sbecolerie’ a chilometri zero.

Hostaria si attesta anche come agorà della culturacon incontri e spettacoli che affrontano l’attualità, i grandi temi sociali e la memoria collettiva. Ricchissimo il programma degli incontri aperti al pubblico e l’elenco degli ospiti coinvolti. Tra questi, l’inaugurazione con i fondatori di Hostaria: Alessandro Medici, Enrico Garnero, Leonardo Rebonato. E l’annullo postale dedicato al Festival, in collaborazione con Fondazione Arena di Verona, insieme alla cartolina celebrativa con il Consorzio Soave, ideati e realizzati per sigillare la decima edizione. La consegna del Premio nazionale Paiasso nel nome di Roberto Puliero, quest’anno assegnato all’arte immortale di Giorgio Faletti, del quale ricorre il decennale dalla scomparsa. A omaggiare la figura di Faletti, l’attore veronese Matteo Martari, accompagnato dalla cantante Felicity, piano e voce, che ha interpretato l’Assurdo Mestiere, portato da Faletti a Sanremo nel 1995. Con loro la cantautrice Anna e l’Appartamento accompagnata al pianoforte da Daniele Rotunno nel brano Mio fratello non trova lavoro. E poi la dedica al veronese Walter Chiari, in occasione del centenario della sua nascita. E ancora, l’arrivo in Cortile del Tribunale degli azzurri di Parigi 2024, intervistati dal giornalista Lorenzo Roata.All’appuntamento, organizzato in collaborazione con il Comune di Verona, sono arrivati gli atleti Pietro Bertagnoli, Michela Brunelli, Federico Crosara, Carlos D’Ambrosio, Clara Guerra, Elisa Molinarolo, Xenia Francesca Palazzo, Anna Polinari e Francesca Porcellato. Tra i grandi ospiti di Hostaria, il secondo giorno del Festival ha acceso i riflettori su Marco Ligabue. Il cantautore, chitarrista e scrittore emiliano è stato intervistato da Georgia Passuello nel corso dell’evento Tra Via Emilia e Blue Jeans, in collaborazione con Radio Bruno.

A chiudere il Festival, domenica 13 ottobre, il Charity Cocktail Dinner per l’Associazione italiana Progeria Sammy Basso Aps Onlus. Sammy Basso, infatti, avrebbe dovuto essere l’ospite d’onore dell’ultima serata. Tutta la macchina organizzativa di Hostaria ha voluto rendergli onore e memoria, portando avanti l’evento pensato assieme al ricercatore e biologo vicentino prima della sua scomparsa. Significativa la presenza dei Sammy Boys, gli amici di sempre, e di Franz Costa, insegnante di anatomia, confidente di Sammy e sua spalla nel creare eventi e progetti di divulgazione e raccolta fondi.

Durante la serata a Villa Brasavola de Massa è stato anche presentato ufficialmente MCG Week, innovativo prodotto editoriale digitale che nasce dalla collaborazione tra Madcom, Morelli Media Partner e Advance. Il magazine ha conferito dei veri e propri Awards alle eccellenze delle tre categorie di riferimento che settimanalmente offrono spunti e approfondimenti: Eventi, Viaggi e Gourmet. La prima menzione speciale è andata a Sabrina Talarico, presidente del Gist (Gruppo Italiano Stampa Turismo) che in Italia raggruppa più di 300 giornalisti che si occupano con continuità del settore turistico. Gli Mcg Week Awards 2024sezione Eventi sono stati assegnati alla Fondazione Arena e all’Estate Teatrale VeroneseQuellenhof Luxury Resort Lazise e Stroblhof Active Family Spa Resort sono invece le strutture ricettive che hanno portato a casa il riconoscimento nella sezione Viaggi. Infine, l’Oscar per la sezione Gourmet è andato allo chef Mattia Bianchi.