Chirurgia Epatobiliare, aula dedicata a Fabio Bagante

 
 

Aveva 37 anni ed è scomparso dopo una lunga malattia oncologica. Ma la presenza del dottor Fabio Bagante continua ad essere ricordata nell’ospedale di Borgo Roma e in America, alla Ohio State University, dove ha lavorato. Un ricordo che non si sbiadisce tanto che, a tre anni dalla sua scomparsa, il professor Andrea Ruzzenente, direttore della Chirurgia Generale ed Epatobiliare, ha dedicato al giovane medico un’aula del reparto. 

Fabio Bagante, vicentino, ha avuto una formazione tutta veronese, dalla laurea nell’ateneo scaligero al dottorato di ricerca con il prof Alfredo Guglielmi, all’epoca direttore dell’Unità operativa. La formazione in oncologia chirurgica è continuata alla Johns Hopkins University di Baltimora e poi con il dottor Timothy M. Pawlik, direttore del Dipartimento di Chirurgia e professore di Chirurgia alla Ohio State University. Dal 2019 è diventatoricercatore universitario svolgendo l’attività clinica come chirurgo della UOC di Chirurgia Generale ed Epatobiliare di Borgo Roma.

La scopertura della targa e il ricordo di Fabio si sono svolti alla presenza di molte persone commosse. Erano presenti Andrea Ruzzenente direttore Uoc Chirurgia Epatobiliare, Alfredo Gugliemi ex direttore Uoc Chirurgia Epatobiliare, Aldo Scarpadirettore Uoc Anatomia Patologica, Luca Brizzi direttore UocDirezione Medica Ospedaliera Prevenzione dei rischi, Timothy M. Pawlik direttore del Dipartimento di Chirurgia e professore di Chirurgia Ohio State University, i genitori Maria Luisa Pioltini e Maurizio Bagante con le sorelle Anna Chiara e Francesca Bagante, l’equipe medica della Uoc con gli specializzandi e Diana Venturato presidente onlus “Oscar per tutti”.

Fabio è stato il primo borsista ad essere sostenuto nella formazione all’estero con i fondi della Onlus veronese. “Oscar per tutti Onlus” è stata creata 18 anni fa da Diana Venturato in memoria del fratello Oscar, morto giovane di tumore. Da allora, sono già 7 le borse assegnate, ognuna del valore di 20 mila euro, proprio per sostenere la specializzazione all’estero dei giovani ricercatori veronesi più promettenti. 

Prof Ruzzenente: “Il legame del nostro reparto con Fabio viene da lontano, cominciato durante il suo percorso accademico. Ma con lui non era solo rapporto professionale era anche personale. Ringrazio per la condivisione alla nostra iniziativa il dottor Brizzi della Direzione ospedaliera e Diana Venturato perché ha sempre aiutato i nostri ragazzi a girare il mondo. Non posso dimenticare ildott. Timothy, un nostro grande amico oltre ad essere uno dei più importanti chirurghi accademici nel mondo, per la sua presenza qui con noi oggi”.

Prof Scarpa: “Aver lavorato con Fabio mi ha permesso di guardarmi alla sera allo specchio e dire che valeva la penaimpegnarsi a fondo nel nostro mestiere. Fabio era un giovane appassionato, un sognatore che nonostante le difficoltà di questo lavoro non ha mai smesso di crederci, una persona che infondeva motivazione nei colleghi”.  

Diana Venturato: “Ad oggi, siamo arrivati a finanziare 7 borse di studio. Non dimenticheremo mai Fabio, non solo perché è stato il nostro primo borsista, ma anche per il suo carattere e la sua disponibilità. La nostra raccolta fondi si realizza grazie al contributo di molte persone e l’obiettivo è di favorire la crescita professionale di giovani ricercatori in campo oncologico. La prossima edizione sarà dedicata a Fabio”.